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A PROPOSITO DI...
ficiali. I risvolti erano ornati di granate in filo bianco.
L’abito dei cacciatori aveva falde molto corte, comple-
tamente unite e tagliate ad arco; i due risvolti, uno per
UFFICIALE DELLE GUARDIE DEL CORPO
IN GRANDE MONTURA (1844/1857) parte, erano ornati da cornetta con le cifre del re al
DA TEMPERA DI ALESSANDRO DEGAI centro, in filo bianco. L’abito aveva alamaro a punta ai
paramani, il verde alle filettature alle spalline e ai rela-
tivi passanti e alle spalline all’inglese. Le compagnie ca-
rabinieri avevano filettature e spalline all’inglese di
colore scarlatto e granate a fiamma diritta ai risvolti
delle falde. Il berrettone di pelo d’orso, inizialmente
riservato alle compagnie scelte del rgt. Granatieri, fu
esteso a tutte le compagnie. Davanti alto cm. 31, dietro
22, era ornato di granata e di imperiale scarlatto, con
croce in gallone di filo bianca.
Il resto del corredo dei due reggimenti era uguale a
quello dei reparti di fanteria, ma il colletto di cappotto
e giubba aveva un alamaro, e la fascia del berretto era
scarlatta, con granata (Granatieri) e cornetta (Cacciatori)
dotate di cifre reali.
DALLE GUARDIE DEL CORPO
AI CARABINIERI GUARDIE
Già Regie Patenti e Regolamento del 1822 avevano at-
tribuito prerogative di scorta alla Famiglia Reale ai Ca-
rabinieri Reali, che nel 1836 ebbero altri compiti di
sicurezza, seppure in coabitazione con le Guardie del
Corpo, ridimensionate come rammentato in precedenza
a causa di una minore fedeltà dimostrata. Nel 1848 la
scorta operativa al re Carlo Alberto fu disimpegnata dai
3 squadroni che caricarono a Pastrengo, questo fu sen-
z’altro tenuto in considerazione, unitamente agli aspetti
economici che rendevano le truppe di Casa Reale un
lusso di cui si poteva fare a meno, per procedere all’ul-
teriore riduzione del 1862 e alla soppressione delle
Guardie del Corpo il 1° settembre 1867. I Carabinieri
Reali ottennero così la precedenza sugli altri reparti
dell’Armata, mentre paramani e colletti rossi e alamari
argentei rimasero disponibili per coloro che divennero
i Carabinieri Guardie del re, prima e del Presidente
della Repubblica, poi. E a ulteriore conferma dell’origine
di quel colore scarlatto, degli Zaptiè eritrei e libici as-
segnati alla sicurezza dei viceré di quelle colonie.
Carmelo Burgio
NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 4 ANNO VI 53