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PAGINE DI STORIA
capo centro controspionaggio Uno dei punti resciallo Greffi, alias ‘Signor
sovietico, al quale peraltro Nuvolari’ stretto collabora-
Francesco forniva una media tore di Talamo, nel suo inter-
di centocinquanta documenti deboli, individuato rogatorio reso agli anglo-
a settimana. Quando terminò americani nell’agosto 1944.
il suo ‘servizio’ con il SIM, si già nel 1937 dal Nel settembre 1944, un altro
offrì ai tedeschi, ma Talamo, agente russo, tale Agabakov,
che lo seppe, lo diffidò ‘ener- dichiarò che era stato un ar-
gicamente’ a perseverare. Colonnello Vivian, chivista o un suo assistente
Questo fu compreso più tardi della stessa Ambasciata a
quando furono ritrovati nei risiedeva proprio fornire informazioni ai so-
locali abbandonati dal Servi- vietici. Considerando veri-
zio Informazioni Difesa tiere e controllate quelle
(SID) della Repubblica So- nell’utilizzo delle dichiarazioni, MI6 dovette
ciale Italiana (RSI) a Casti- accettare l’idea che oltre i
glione delle Stiviere, fotogra- chiavi all’interno Costantini, ci fossero altri
fie di codici, in particolare del traditori all’interno della
Foreign Office Cypher e Decy- delle sedi sede di Roma. Nel rapporto
pher ‘K1932’ , una copia del di Vivian del 1937 nessun
R code 1930, nonché il K accenno a possibili delatori
1935 e forse anche il K 1945. diplomatiche oltre un fratello Costantini o
In un documento del 1945 si tutti e due.
dà per certo che quelle foto britanniche a Divenne in seguito noto al-
erano state ottenute dall’or- l’intelligence di Londra che
ganizzazione di Talamo negli era stato il Maresciallo Per-
Anni Trenta e successivi. Roma, Quirinale rini a operare contro la lega-
Erano state trovate poi foto zione britannica dal 1935 al
del K 1932 tra quelle di un e Santa Sede 1940 e che era lui il contatto
‘Chilean Code’, non meglio con Costantini nel 1935,
identificato... Questa moda- anno in cui Secondo, peraltro
lità fu anche confermata, dopo la guerra, dall’Amba- mentendo, aveva detto di aver iniziato la sua collabora-
sciatore Leonardo Vitetti, che aveva avuto incarichi zione con Talamo, avendolo anche conosciuto di per-
importanti e dal 1942 era stato Direttore Generale sona. Probabilmente anche lui aveva comunque operato
degli Affari Europei e del Mediterraneo agli Esteri. prima del 1935 per i sovietici. Questo per quanto ri-
Confermò quanto ormai era risaputo: i codici diplo- guardava il personale domestico di Cancelleria.
matici britannici erano nelle mani degli italiani e Sugli altri italiani che lavoravano nell’ufficio stampa o
molti dispacci venivano decodificati. Quel che a a diretto contatto con l’Ambasciatore, non erano sorti
Roma, all’epoca non si era ancora saputo, è che l’in- sospetti. Salvatore Cremona, di origini maltesi, era con-
telligence di Londra monitorava attentamente il Con- siderato al disopra di ogni sospetto e la dattilografa ita-
solato italiano a Malta con microfoni e era in possesso liana nell’Ufficio Stampa, la Signora Bartoli, era
dei codici lì usati (v. sotto). Un normale gioco ‘infor- considerata poco intelligente e non un pericolo... ma...
mativo’, tra gli Stati in quel periodo e non solo. era meglio prevedere!
Lo spionaggio a vantaggio dei sovietici, per Secondo e Vivian riteneva che proprio l’ufficio stampa potesse es-
Francesco, fu rivelato all’ MI6, ignaro del fatto, dal Ma- sere un veicolo per la fuga di notizie, in quanto, sebbene
NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 3 ANNO VI 9