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PAGINE DI STORIA









                                                 di MARIA GABRIELLA PASQUALINI







                     uesta  storia  ha  origine  nel  gennaio  1937.  quale nella sua ‘routine di apertura’ della cassetta rossa,
                     Iniziarono con il furto di una collana di dia-  di fronte alla bellezza del gioiello, non aveva saputo re-
            Qmanti i seri dubbi inglesi che nella loro amba-        sistere alla tentazione.
            sciata  a  Roma  ci  fosse  la  possibilità  di  spionaggio  Il capo missione in quell’anno, Lord Eric James Drum-
            nemico: il monile, di pregiata fattura, di proprietà della  mond Perth, iniziò a preoccuparsi seriamente e chiese
            figlia dell’Ambasciatore, era custodito insieme a docu-  aiuto a Londra, MI6. Dall’ 8 al 12 febbraio 1937 l’allora
            menti segreti in una red box, che in teoria avrebbe do-  Maggiore Valentine Vivian, a capo di quel controspio-
            vuto essere inviolabile. In realtà non lo era... e da tempo.  naggio, fece una visita a Roma, con l’obiettivo di com-
            La faccenda era sicuramente molto imbarazzante: era     prendere quello che stava succedendo; analizzare quali
            stato chiesto alla Polizia italiana di investigare sul furto,  misure erano state prese e quali eventualmente fossero
            sia pur avvenuto in territorio coperto da immunità di-  da considerare e raccomandare, per mettere in sicurezza
            plomatica, ma ancora nel maggio 1937 il rapporto sulle  documenti sensibili e sedi; misure da estendere anche a
            indagini esperite non era arrivato nelle mani dell’Am-  altre rappresentanze diplomatiche e consolari, in parti-
            basciatore e in realtà non sarebbe mai potuto arrivare...  colare a Berlino.
            visto che al Centro controspionaggio di Roma, diretto   Il corposo e interessante rapporto di Vivian, datato 20
            dal 1933 dal Maggiore dei Carabinieri Reali Manfredi    febbraio 1937, intitolato Security of documents in H.M.
            Talamo, sapevano benissimo chi potesse essere l’autore  Embassy in Rome, si divide in due parti: la prima dava
            del furtarello. La polizia ‘segreta’ cercò in tutti i modi di  dettagli della situazione locale; la seconda, a sua volta
            recuperare la collana allo scopo di calmare le acque. I  divisa in due parti (generale e particolare), circa le even-
            documenti, allo stato presenti, non dicono se in effetti  tuali raccomandazioni da seguire... e che furono eseguite
            il monile fu ritrovato e consegnato alla proprietaria.  solo in parte...comportando ulteriori fughe di impor-
            I dubbi di possibili trafugamenti di documenti sensibili  tanti notizie durante il conflitto.
            dalla sede diplomatica era datata: già fin dal 1924 si so-  Affinché fosse più chiaro comprendere il suo rapporto,
            spettava che vi fossero possibili fughe di notizie ma nel  Vivian ritenne di dover specificare come si era mosso
            gennaio 1937 se ne ebbe la sicurezza per lo spiacevole  nel suo lavoro di indagine.
            danno collaterale, il furto.                            Effettivo nel suo impiego attuale dal lontano 1925,
            Del resto già nel 1933 era stato sottratto dalla cassaforte  aveva letto, per iniziare, tutti i documenti che fin dal
            di quella sede, riprodotto e reso noto, un documento con  1924 segnalavano la possibilità che vi fossero state fughe
            le proposte inglesi sulla spartizione dell’Etiopia. Il che  di notizie sensibili da quella Ambasciata e da altre rap-
            creò grave imbarazzo a Londra. Talamo, che aveva co-    presentanze, studiando anche i metodi di intelligence
            ordinato l’impresa, per coprire le sue fonti romane, fece  conosciuti e usati, in particolare, dai Servizi italiani fin
            attribuire la fuga di notizie all’ambasciata britannica di  dal 1919, familiarizzando con quelle problematiche.
            Parigi. Quella presso il Quirinale non ebbe alcun serio  Una delle prime notazioni politiche di Vivian fu che, in
            sospetto al riguardo.                                   quel periodo storico, Italia, Germania, URSS e Giap-
            Nel 1937, le indagini fatte internamente non portarono  pone dovevano essere considerate nazioni ‘nemiche’,
            a risultati concreti sul colpevole del furto ma conferma-  salvo prova contraria, e quindi ritenere che quei servizi
            rono la convinzione che esisteva un ‘agente’ interno il  informativi avessero tessuto delle reti d’intelligence, fa-



                                                                       NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 3 ANNO VI  5
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