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PAGINE DI STORIA
avesse un buon carattere, al- su Picton e Borelli... forse
meno esteriormente, non sbagliavano. Infatti, se-
sembrava essere molto qua- condo notizie dettagliate
lificato per il servizio che fornite dai marescialli
svolgeva e soprattutto non che avevano diretta-
abbastanza attento a even- mente collaborato con
tuali infiltrazioni, come re- Talamo, in un docu-
sponsabile di quei locali. Era mento inglese del set-
pur sempre un domestico, e tembre 1944, quando
non un professionista della erano state riprese le in-
sicurezza. Con una moglie dagini sulle fughe di no-
ungherese, cogestiva un ne- tizie dall’Ambasciata, si
gozietto in città, vicino alla cita un agente con nome
rappresentanza, e era sempre di copertura ‘Paesano’,
a corto di denaro. Sarebbe attribuendo questa indi-
stato facile da parte delle cazione a Picton o a Bo-
Autorità italiane fare pres- relli. Lo stesso nome di
sioni. Era anche un acqua- copertura, come infor-
rellista di un certo merito matore della Squadra ‘P’
ma non poteva certo vivere appare in un documento
della sua arte. Mai nessun americano, riferito a un
sospetto su di lui...ma... usciere dell’Ambasciata,
Arthur Clarke sembrava forse uno di quelli in ser-
non destare preoccupazioni, vizio all’Ufficio dell’Ad-
era molto giovane, timido e detto Militare, secondo
...ritenuto stupido. Le Auto- quanto ricordato dai ma-
rità italiane non avrebbero fatto un grande affare cer- rescialli che operavano con Talamo. Non vi sono ulte-
cando di reclutarlo come spia, a giudizio di Vivian. riori notizie su chi fosse in realtà ‘Paesano’.
Borelli (non è mai indicato il primo nome), era l’ultimo Per quanto riguardava Secondo Costantini, costui era
assunto in Ambasciata. Nato a Londra, aveva la doppia effettivamente integrato nel sistema italiano d’intelli-
cittadinanza; in realtà, però, doveva essere considerato gence, come informatore del Servizio Informazioni Mi-
più come un italiano che un britannico per il problema litare (SIM), insieme al fratello Francesco, anche lui
considerato. Era sempre presente durante l’orario di la- impiegato lì, in qualità di usciere. Secondo lavorava in
voro, ma lo era anche durante i momenti ‘morti’ dell’ora- Ambasciata da ben 21 anni (dal 1912, secondo sue di-
rio d’ufficio. Era, infatti, in servizio anche la sera fino chiarazioni), e su lui e sul fratello gravavano alcuni so-
alle 22.00 con ampia possibilità, senza limiti di tempo, spetti: ma soprattutto su Francesco che aveva fatto delle
di sottrarre documenti o chiavi, di cui prendere le im- ‘illecite transazioni’ (non meglio identificate nel rap-
pronte, e riporre rapidamente tutto al suo posto. Da altri porto di Vivian), per le quali era stato licenziato nel
documenti italiani successivi, si sa che era lo stesso Ta- 1931. I documenti sovietici invece indicano la data del
lamo a occuparsi di entrare nottetempo nella sede di- 1924 per l’inizio della collaborazione di Francesco con
plomatica per sottrarre ‘temporaneamente’ chiavi dalle Mosca e quella del 1936 la data del licenziamento.
quali ottenere un calco preciso o direttamente per farne Il 1924 coincide con il periodo in cui si iniziò ad avere
copia nei locali del controspionaggio. sentore di fughe di informazioni dalla sede diplomatica,
Se nel 1937 Vivian e gli altri avevano queste opinioni la stessa data ricordata da Vivian.
NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 3 ANNO VI 7