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PAGINE DI STORIA
















































                          LA CERIMONIA D'INCORONAZIONE DI SUA MAESTA2E GIORGIO VI ALL'ABBAZIA DI WESTMINSTER (12 MAGGIO 1937)
                                                              R
                                                    INCISIONE DI FRANK O. SALISBURY, 1937
            Il personale dell’Ambasciata e lo stesso Ambasciatore   da Vivian, risiedeva proprio nell’utilizzo delle chiavi al-
            in quel periodo, non avevano maturato alcun sospetto    l’interno delle sedi diplomatiche britanniche a Roma,
            su Secondo, tanto che la coppia Costantini, marito e    Quirinale e Santa Sede.
            moglie, era stata invitata a presenziare ai festeggiamenti  Quando fu interrogato dagli americani, Secondo disse
            per l’incoronazione di Giorgio VI il 12 maggio 1937.    di essere stato avvicinato solo nel giugno 1935 da ele-
            Nel rapporto però Vivian mette chiaramente in evi-      menti del SIM ma che aveva cessato questo rapporto
            denza i suoi dubbi sulla lealtà di Secondo al datore di  ‘di lavoro’ allo scoppio della guerra. Per gli italiani, il suo
            lavoro. Era convinto, a ragione ma non lo sapeva per    nome di copertura era ‘Signor Taddei’.
            certo, che in realtà la ‘perdita’ in Cancelleria nel 1925 di  Anche Francesco era stato nei libri paga del SIM ma
            due copie dei codici ‘R’ da un cassetto chiuso a chiave,  Talamo non ne aveva alcuna stima in quanto lo consi-
            era probabilmente riconducibile a uno dei fratelli. Altri  derava molto venale. Tra l’altro Francesco, un informa-
            codici furono poi sottratti nel 1942 da Livio Moratti,  tore con un raro talento di doppiogiochista, come il
            dall’Ambasciata presso la Santa Sede.... ma nel 1937 co-  fratello (agente ‘Dudley’ per i russi),vendeva le infor-
            stui non era entrato nel mirino degli inglesi anche per-  mazioni anche a Mosca, con il nome di ‘Duncan’: dun-
            ché iniziò la sua collaborazione con il SIM solamente   que, aveva iniziato a lavorare per i russi nel 1924 e
            nel 1942, a suo dire, quando agì utilizzando un dupli-  quindi era molto probabile che fosse stato lui, o il fra-
            cato di chiavi avuto dalla squadra ‘P’, a conferma del  tello, a far sparire le copie del codice ‘R’. Il giudizio sulla
            fatto che uno dei punti deboli, individuato già nel 1937  venalità di Francesco era ampiamente condiviso dal



            8 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 3 ANNO VI
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