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PAGINE DI STORIA




                                                                        Quando Talamo o
            tatori’. Né Silenzi né Ferrante ebbero sospetti di essere
            ascoltati; sospetti che invece turbarono il successore di
            Ferrante, Raffaele Casertano, il quale ebbe la buona idea    suoi collaboratori
            di esternarli alla consorte, direttamente in ufficio. Gli
            inglesi così seppero la notizia e fecero in modo di allen-
            tare la morsa per allontanare i sospetti. Quello che gli   entravano nei locali
            inglesi non sapevano ancora era che già dal 1935 le loro
            ambasciate a Roma erano state visitate dai collaboratori    dell’Ambasciata di
            di Talamo. Gli italiani a loro volta ignoravano gli ‘ascolti’
            a Malta. Una ‘corretta’ reciprocità.
            Questo per i pericoli provenienti dall’interno ma non     notte, erano proprio
            era tutto. In realtà Vivian fece un esperimento, senza dir
            nulla al personale. Entrando nella sede in orari non                i Carabinieri
            d’ufficio, il 9 febbraio, verso le 3 pomeridiane... accom-
            pagnato da Mr. Noble, funzionario responsabile dell’Uf-            ad agevolare
            ficio  di    Cancelleria,  si  avvide  che  la  custode  del
            compound, pur avendoli visti, non li aveva fermati, pro-
            babilmente perché aveva riconosciuto Mr. Noble ma                l’operazione di
            non aveva mai visto il Colonnello Vivian... quindi uno
            sconosciuto, seppur accompagnato da persona nota, po-           entrata e uscita
            teva entrare facilmente nel complesso.
            Arrivati nella sede, i due si avvidero immediatamente
            che la finestra dell’ufficio di Mr. Noble, che doveva es-        dal complesso
            sere chiusa, era invece aperta e in modo invitante per
            chi volesse dare una occhiata intorno. Si recarono poi        diplomatico, con
            negli altri uffici della Cancelleria: tutti aperti e nessuno
            che sorvegliasse chi si aggirava, non in orario di lavoro,
            in quelle camere. Nessun domestico di Cancelleria in               un attento e
            vista. Chiunque, conosciuto o meno, si sarebbe potuto
            aggirare indisturbato anche in uffici riservati.            occhiuto controllo
            Proseguendo nelle sue indagini, Vivian si rese conto che
            spesso alcuni funzionari si portavano nel domicilio pri-
            vato le carte per studiarle con maggior comodità: questa  think – scriveva Vivian – should be regarded as a menace
            consuetudine avrebbe dovuto essere proibita chiara-     rather than a safeguard”.
            mente e nessun documento avrebbe dovuto far viaggi      Aveva proprio colto nel segno e lo avrebbe saputo a
            dalla sede diplomatica a una casa privata, con tutti i ri-  fine del conflitto: quando Talamo o suoi collaboratori
            schi connessi. In sintesi: niente era stato chiuso a chiave  entravano nei locali dell’Ambasciata di notte, erano
            come avrebbe dovuto essere... nessuno lo aveva fer-     proprio i Carabinieri ad agevolare l’operazione di en-
            mato... Vivian si era reso conto che le misure di sicu-  trata e uscita dal complesso diplomatico, con un at-
            rezza avevano numerose falle. Quelle che avevano reso   tento e occhiuto controllo affinché nessuno distur-
            possibili le accurate operazioni di Talamo e la sua squa-  basse l’operazione. Tra le sue raccomandazioni Vivian
            dra.  Per  quanto  riguardava  l’esterno,  l’unica  sorve-  inserì anche quella che sarebbe stato utile avere una se-
            glianza  continua  era  data  dai  Carabinieri  Reali  i  vera sorveglianza militare interna per evitare ingressi
            quali... “as regards penetration by Italian intelligence, I  non voluti. Altri costi però da finanziare.



            12 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 3 ANNO VI
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