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CURIOSANDO NEL MUSEO DELL’ARMA
IN PERLUSTRAZIONE
I cavalli sono pure l’immagine simbolo della perlustra-
zione. Nel disegno di I. De Mango Carabinieri Reali a
Costantinopoli. Pattuglia sulle rive del Bosforo, viene rap-
presentato l’incedere docile di una coppia di cavalli, uno
bianco ed uno nero che, placidamente avanza con due
carabinieri in groppa. Sullo sfondo, la splendida città
Turca. I colori sabbiosi del disegno, resi ancora più in-
cisivi dai tratti biancastri della matita, conferiscono al-
l’opera una particolare connotazione onirica. L’opera,
donata al Museo dal Colonnello Ettore Borghi, fu rea-
lizzata per una cartolina stampata nel 1923.
Simile è la struttura dell’olio su tela realizzato nel 1923
da Mario Rivola che riproduce due Zaptiè libici, con le
loro splendide uniformi chiare in groppa a due cavalli
bianchissimi immersi in un paesaggio che mostra una
rigogliosa vegetazione rasa. Le figure sono appena ac-
cennate, mostrate con dettagli appena più marcati in un
IN ALTO LA SOSTA, OLIO SU TELA DI M. BUCCI, A DESTRA PARTICOLARE
DE CARABINIERI REALI A COSTANTINOPOLI. PATTUGLIA SULLE RIVE
DEL BOSFORO, DISEGNO E TEMPERA DI I. DE MANGO
(MUSEO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI)
Dai toni scuri, ma sempre connotato da un clima sereno
e disteso, l’olio su cartone di un artista ignoto dedicato
alla Stazione di posta, in cui un carabiniere controlla la
regolarità di una carovana trainata da due cavalli, tenuti
a bada dal cocchiere, disceso a terra per mostrare i do-
cumenti richiesti al militare. Una donna, col capo co-
perto da un fazzoletto, alla tipica moda gitana, fa
capolino dalla carovana. Intorno la gente ferma a guar-
dare, sembra non disturbare i docili animali in sosta.
Solitario, invece, il Carabiniere in vedetta di Giovanni
Fattori, di cui il Museo conserva un’acquaforte, la nu-
mero 44 di 50 esemplari, tratta da un olio su tela dell’ar-
tista che, nel corso della sua carriera ha dedicato
numerose opere ai carabinieri a cavallo. Nella tela origi-
nale, le rapide pennellate definiscono un carabiniere ed
il suo cavallo visti da dietro, inseriti in una composizione
verticalizzata in cui il paesaggio è appena accennato.
Quello che colpisce è il punto di vista dell’autore: quasi
tutte le sue pitture ritraggono carabinieri e carabinieri a
cavallo da una prospettiva posteriore dei soggetti.
NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 3 ANNO VI 59