Page 48 - HTML
P. 48

A PROPOSITO DI...





            stigio del reparto. Nel 1736 il Duca di Savoia, divenuto  Nel 1750 gli alamari
            dopo la Guerra di Successione Spagnola, Re di Sarde-
            gna, li fece sistemare all’abbottonatura anteriore e ai pa-  erano elaborati e
            ramani del giustacorpo delle sue Guardie del Corpo a
            cavallo, e più tardi altri reparti della sua Casa Militare,
            come gli Archibugieri della Porta. Si trattava di unità           assai ricchi ai
            scelte, la prima composta da appartenenti a famiglie le-
            gate al Duca, cui competeva trattamento economico e      paramani e ai risvolti
            rango da ufficiale.
            Oltr’Alpe a metà del XVIII secolo questo importante
            distintivo fu concesso ai Royal Carabiniers de Monsieur     al petto rossi della
            le  Comte  de  Provence,  altro  reparto  a  cavallo  scelto,
            quando, appunto, ricevettero l’aggettivo “Royal”. Ne era         giubba blu dei
            proprietario il sovrano, pertanto gli ufficiali venivano
            tutti scelti dal re che in tal modo poteva disporre di
            un’unità di provata fedeltà. Giova rammentare che al-      cavalieri della Leib-
            l’epoca ogni reggimento aveva un colonnello proprieta-
            rio e le stesse compagnie erano di proprietà dei singoli    Garde. Numerosi i
            capitani, che agivano come veri imprenditori, stipulando
            un contratto col re con l’impegno di equipaggiare, ar-         brandemburghi
            mare e mantenere una compagnia dietro corresponsione
            di una cifra convenuta. Pertanto i reparti, normalmente,
            potevano anche essere venduti, con l’eccezione di quelli        nel 1752 anche
            appartenenti al Re, alla Regina e ai Principi di sangue.
            Nel 1737 numerosi alamari erano cuciti sulle tenute dei        per il Grenadier
            Dragons del 1er Regiment Colonel General, del 2e Maître
            de Camp General, del 3e Royal, del 4e du Roi, del 5e La
            Reine e del 6e Dauphin (Principe ereditario). Furono at-       Oberreinisches
            tribuiti comunque anche a reparti scelti, come il Corpo
            dei Grenadiers Royaux o de France, nel 1749, costituito        Kreis-Regiment
            traendo le compagnie d’élite da tutti i battaglioni di fan-
            teria della Milizia, e persino ad alcuni reggimenti stra-
                                                                    PIETRO
            nieri (mercenari) di proprietà reale, come nel 1756 il  paramani e tasche. Erano di due tipologie: ricamati e
            Royal Baviere di fanteria e, nel 1737, i reggimenti di ca-  simili a quelli attuali degli ufficiali dell’Arma o piatti
            valleria Royal-Allemand, e Royal Pologne. Naturalmente  e a fiocco in gallone e denominati brandemburghi. Il
            gli alamari, sempre nel 1737, comparvero anche sui giu-  primo modello, ad esempio, caratterizzava i Royal Ca-
            stacorpo blu delle Gardes du Corps a cheval e su quelli  rabiniers, il secondo il Royal Allemand e i Grenadiers
            rossi della Gendarmerie de France, originariamente erede  Royaux o de France.
            degli uomini d’arme a cavallo, nobili e fedelissimi del  In qualche caso, considerato l’effetto estetico positivo, i
            re. Li ebbero inizialmente i soli scozzesi, ma a partire dal  privati proprietari di reparti di fanteria, cavalleria e dra-
            1765 erano patrimonio di tutti questi reparti di pregio.   goni – anche stranieri e mercenari – li adottarono per
            Non si lesinava davvero su tali ornamenti che veni-     periodi più o meno lunghi, a volte solo a poche botto-
            vano apposti ai bottoni della chiusura anteriore della  niere, nel rispetto evidentemente di meri criteri d’eco-
            giubba, comprese le asole, e spesso anche a quelli di   nomia. Altra area geografica che vide diffondersi l’uso



            48 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 3 ANNO VI
   43   44   45   46   47   48   49   50   51   52   53