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A PROPOSITO DI...
COMPOSIZIONE GRAFICA, A SINISTRA LE GUARDIE FRANCESI (1697), AL CENTRO UN BRIGADIERE DEI CARABINIERI REALI (1833)
E A DESTRA UN UFFICIALE DELLE TRUPPE D’ASSIA (1717)
ticolare reparto. L’alamaro era un ricamo, in filo o in ar- fiocchetto all’estremità esterna. Ve ne erano 24, 12 per
gento – dipendeva dal grado del militare – che guarniva parte, all’abbottonatura del giustacorpo, riuniti a gruppi
l’asola e la bottoniera, almeno inizialmente; applicarlo di 3, 5 per ciascuna delle due tasche e altri 6 – 2 per
comportava dei costi aggiuntivi. Abbiamo del resto parte – allo sparato posteriore. Contestualmente li ini-
avuto modo di verificare come nel Ducato di Savoia, di- ziarono ad indossare reparti di “denominazione
venuto poi Regno di Sardegna, il Duca assegnasse di Reale”, quali il Regiment du Roi, che nel 1720 li aveva
norma alle proprie truppe uniformi di panno grezzo dorati ad abbottonatura, paramani e tasche, i dragoni
grigio-biancastro, non colorato. Solo per le Guardie e i de la Reine nel 1737.
reparti mercenari erano previsti colori come il rosso e il Pressoché contemporaneamente questa moda contagiò
blu, e solo in un secondo tempo alle prime vennero con- il confinante Ducato di Savoia che ne dotò di dorati il
cessi gli alamari, seguendo la moda d’oltr’Alpe. reggimento Guardie fra 1700 e 1702, prima ai bottoni
In Francia alla fine del XVII secolo vediamo il giusta- e alle asole della veste, sorta di panciotto a maniche lun-
corpo delle Gardes du Corps del Re guarnito di alamari ghe indossato sotto al giustacorpo, in seguito anche a
in argento, realizzati con una foggia che prevedeva un quest’ultimo capo. Accessori costosi, indicavano il pre-
NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 3 ANNO VI 47