Page 38 - HTML
P. 38

CRONACHE DI IERI




                                                                              Al momento



                                                                             della cattura il


            La quinta venne assegnata al Sottotenente Tomaselli.
            La formazione, con partenza da Vallone Cave, al km        bandito era armato
            155 sulla via Venafrana, aveva il compito di entrare in
            contatto con la colonna del Capitano Margiotta e con         di una “P38” con
            quella del Capitano Mambor.
            La sesta era quella del Maresciallo Castrignanò.  Al-
            l’ultima  colonna  spettava  il  compito  più  delicato,  caricatore completo,
            quello di accerchiare la frazione Roccapipirozzi e di
            conseguire l’arresto di Martone e di Peluso, ed, even-     pallottola in canna
            tualmente, offrire un appoggio all’operazione che ve-
            niva eseguita nella piana del Monte qualora qualche         e diciotto cartucce
            associato, eludendo lo sbarramento, si fosse diretto
            verso Roccapipirozzi.
            Le formazioni, composte ciascuna di venticinque uo-          di riserva, nonché
            mini fra sottufficiali e carabinieri, avevano ricevuto l’or-
            dine operativo di chiudere in una cerchia tutta la piana         sette cartucce
            del Cesima, formando un ovale, da Cesa Pietre oltre
            Fontana di Cesima, da quota 665 a metà costa fra Mas-
            seria Forte e la vetta del Monte.                                      per mitra
            Il tutto sarebbe dovuto avvenire tra le 4:30 e le 5 del
            mattino. L’accerchiamento riuscì perfettamente; alle
            4:45 tutte le colonne avevano preso contatto tra loro.  sé. I colpi andarono a vuoto; i carabinieri, infatti erano,
            All’alba, ciascun comandante inviò al centro dell’accer-  strategicamente, già a terra e risposero immediata-
            chiamento una squadriglia di dieci uomini, al comando   mente al fuoco colpendo in varie parti del corpo il
            di due sottufficiali, per dare inizio al rastrellamento di  bandito, ferendolo in modo non grave. Caduto a terra,
            tutti i caseggiati esistenti nella piana.               in  un  lampo  fu  disarmato.  Quando,  alcuni  istanti
            Il Capitano Mambor si appostò su una collinetta, a      dopo, giunse il Capitano Mambor, il pregiudicato,
            200 metri a nord della casa in cui si pensava si nascon-  guardandolo negli occhi, si lasciò sfuggire un: “Bravo
            desse il capobanda. Alle 6,45 l’accerchiamento del-     Capitano, avete fatto una bella operazione ma sappiate
            l’edificio era completato. Il bandito effettivamente era  che l’erba cattiva non muore mai!”.
            in casa. Fu l’incessante abbaiare di un cane da guardia  Fu in quel momento che iniziò, tra tutte le squadre, una
            a insospettirlo. Uscì da una porticina a nord del casa-  vera e propria gara per spirito di abnegazione nell’accu-
            mento, dirigendosi a passo svelto nel bosco nella parte  rata opera di rastrellamento di tutti i casolari di pro-
            alta del Monte, ignaro del destino che lo attendeva. Lo  prietà dei fratelli Martone e degli altri componenti della
            stupore lo assalì quando si trovò di fronte, a una ven-  banda, che portò alla cattura degli altri componenti
            tina di metri, i carabinieri Sabatino Ponte, Michele    dell’organizzazione. Soltanto due di essi non furono tro-
            Evangelista e Francesco Giorgini, tutti della Stazione  vati: Antonio Calce (che si costituirà spontaneamente
            di Isernia, che gli intimarono la resa. Martone, fulmi-  il 12 febbraio) e Raffaele Peluso, entrambi pregiudicati.
            nio, fece fuoco in direzione dei militari con una pistola  Furono arrestati per favoreggiamento anche il padre e
            mitragliatrice tedesca che, uscendo, aveva portato con  la moglie di Calce e l’amante di Peluso e altri dodici



            38 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 3 ANNO VI
   33   34   35   36   37   38   39   40   41   42   43