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CRONACHE DI IERI
Per quanto venissero
vagliate tutte le denti, se il latitante Martone vivesse in quella località e
con quali individui si accompagnasse.
ipotesi possibili, per Si scoprì che il pregiudicato aveva costituito una banda
armata nella Valle del Monte Cesima, tra il monte omo-
quanto venissero nimo e il Monte Calvello, nel tratto del comune di
Sesto Campano, che segna il limite tra il Molise e la
zona di Mignano, estrema propaggine settentrionale
analizzati tutti i della provincia di Caserta.
La masnada, composta da nove pregiudicati, armati di
dettagli, anche quelli fucili mitragliatori e di altre armi da guerra, terrorizzava
la popolazione mettendo a segno rapine, minacce, estor-
sioni e perfino omicidi, per non parlare di tanti altri de-
apparentemente litti che non venivano nemmeno denunciati, tanto era
forte, nelle vittime, il timore di rappresaglie.
più insignificanti, I banditi erano tutti giovani della zona: Francesco
Galardi di 24 anni, Raffaele Peluso, di 32 anni, Do-
per quanto i dati menico Melone, di 25 anni, Francesco Melone, di 44
anni, Camillo Martone, di 31 anni, Achille Martone
di 32 anni, Giovanni Martone di 29 anni, tutti di
venissero studiati, Sesto Campano, e Antonio Calce, di 25 anni, origi-
nario di Mignano. Data la natura del territorio si ren-
combinati, incrociati, deva necessario l’appoggio dei militari del plotone
rinforzi e degli uomini del Gruppo di Caserta, dal
versante di Mignano, per consentire, eventualmente,
rimescolati o la cattura di quei componenti della banda che, sfug-
gendo all’accerchiamento, avessero sconfinato, diri-
stravolti, le risultanze gendosi verso Mignano o Presenzano.
Per questo il Maggiore Del Grosso interessò anche il
Capitano Luigi Margiotta, Comandante della Compa-
portavano sempre, gnia di Capua e il Tenente Mario De Sena, Coman-
dante della Tenenza di Teano. Il suo piano era di
insistentemente, sfruttare il favore della notte per accerchiare l’area del
Monte Cesima e, all’alba, far seguire un vasto rastrella-
alla stessa persona: mento in tutti i casamenti sparsi nella zona. L’opera-
zione era stata studiata nel dettaglio, bastava attendere
il momento giusto in cui tutti i sodali fossero riuniti per
Agostino Martone coglierli di sorpresa.
Gli inquirenti non avevano fatto i conti, però, con la
supina omertà che circondava l’azione delittuosa del
Martone e dei suoi accoliti, che si avvalevano dell’as-
36 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 3 ANNO VI