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PAGINE DI STORIA
CONTE SANTORRE DI SANTAROSA, UNO DEI PRINCIPALI
ANIMATORI DEL MOVIMENTO COSTITUZIONALISTA
ESPLOSO IN PIEMONTE NELLA
PRIMAVERA DEL 1821
ebbero modo di riunirsi con il il principe, una volta deceduto
principe Carlo Alberto del lo zio Carlo Felice, sarebbe
ramo cadetto Savoia-Cari- succeduto al trono, per cui
gnano e anche se questi non gli esponenti della rivolta lo
apparve più del tutto orien- avevano considerato il loro
tato ad andare fino in referente privilegiato che,
fondo, venne deciso di ini- abbastanza presto, avrebbe
ziare la rivolta il 10 presso avuto nelle proprie mani la
la Cittadella Militare di responsabilità del regno. In
Alessandria; a seguire sa- merito a questi primi disor-
rebbero state occupate le dini abbiamo la relazione
cittadelle di Torino e Vercelli. del Comandante Generale
Gli esponenti del movimento del Corpo dei Carabinieri
liberale intendevano sfruttare il Reali, il Colonnello Giovanni
contestuale impegno dell’Austria Maria Cavasanti, da cui traspare
nel Regno delle Due Sicilie e ot- una sorta di sotto-utilizzo del
tennero l’appoggio di alcuni personaggi Corpo, tenuto in disparte nell’attività
di spicco dell’organizzazione militare. repressiva a dispetto delle sue immediate
Quando scoppiò la rivolta il re Vittorio Emanuele I, richieste di poter intervenire.
di idee reazionarie, non ritenne di poter sostenere la Il 10 scoppiò la rivolta in Piemonte; per comprenderne
situazione e il 13 abdicò a favore del fratello Carlo meglio l’intensità si pensi che nella Cittadella della
Felice, in quel momento a Modena, per cui la reggenza capitale la situazione precipitò e il 12 venne ucciso il
venne affidata al citato nipote Carlo Alberto. Questi, Tenente Colonnello Giuseppe Antonio Amedeo
che aveva respirato in Francia le idee rivoluzionarie Agnès des Geneys, comandante la struttura fortificata
partecipando, seppur marginalmente, all’avventura na- e fratello del 2° comandante generale del Corpo dei
poleonica, inizialmente concesse la Costituzione. La Carabinieri Reali, il Luogotenente Generale Giuseppe
sua figura era apprezzata dagli esponenti della rivolta Antonio Agnès des Geneys.
anche perché nel gennaio dello stesso anno era stato Considerata la delicatezza della situazione interna al
l’unico elemento di Casa Savoia a testimoniare vici- regno, Carlo Felice fece immediato rientro ordinando a
nanza agli studenti universitari che avevano manife- Carlo Alberto di revocare la Costituzione e raggiungerlo
stato pacificamente per denunciare l’evidente ingerenza a Novara per unirsi alle truppe rimaste fedeli e risolvere
austriaca nella politica della penisola, esercitata ben al la situazione di crisi, con il sostegno dell’Austria. Il prin-
di là dei confini del Lombardo-Veneto, che era vero e cipe il 22 marzo, con le truppe rimaste fedeli, fuggì da
proprio possedimento dell’Impero. I dimostranti ave- Torino e si mise a disposizione del legittimo re.
vano indossato cappelli in lana rossa con fiocco nero, Sconfitti i rivoltosi a Novara l’8 aprile 1821 il re Carlo
colori della Carboneria, e la polizia sabauda ne trasse Felice sciolse alcuni reparti di prestigio che avevano
in arresto 4, per cui gli altri il giorno seguente occu- aderito in misura significativa ai disordini. Orbene, la
parono l’università. Questa manifestazione fu soffocata tradizione a lungo coltivata dalla storiografia ufficiale
duramente con l’intervento delle truppe: si ebbero più spiega, frettolosamente, che i reparti che sopravvissero
di 30 feriti fra i manifestanti. Ricordiamo inoltre che – incluso il neonato Corpo dei Carabinieri Reali –
14 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 1 ANNO VI