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PAGINE DI STORIA















            Armèe di Napoleone e venne retrocesso a carabiniere,
            per essere poi promosso nel 1823 maresciallo d’alloggio
            dei Cacciatori di Sardegna, reparto dalla esistenza effi-
            mera che confluirà nei Cavalleggeri di Sardegna e in
            seguito nei Carabinieri Reali di Sardegna. In definitiva
            gli si dette atto della professionalità, ma dovendo se-
            lezionare chi inviare in Sardegna – destinazione assai
            scomoda – si scelse chi si fosse compromesso. Ad ogni
            modo, modificatasi la situazione politica internazio-
            nale,  quando  il  Piemonte  ebbe  l’illusione  di  potersi
            apertamente  schierare  contro  l’Austria,  nel  1848  fu
            collocato in pensione con i gradi di sottotenente di
            cavalleria. Del resto a partire dal 1842 molti dei con-
            dannati fra i rivoltosi del 1821 avevano ricevuto l’in-
            dulto e nel 1848 analogo trattamento di quiescenza.
            Fu invece congedato il 22 febbraio del 1822 “per opi-
            nioni rivoltose” il Brigadiere a piedi Giacinto Badero,
            nato nel 1780 a Pinerolo, anch’egli con un bagaglio
            d’esperienze nell’esercito di Napoleone. Passato e de-
            stino analoghi per il parigrado Giovanni Battista Bian-
            celli, nato a S. Germano (VC) nel 1774, che dopo es-
            sere stato “cassato per i moti” emigrò in Francia.
            Venne invece condannato a morte e fuggì in Spagna
            Vittorio Beltrandi, che nei Carabinieri Reali – col grado
            di tenente – era stato collocato in congedo dai rivoltosi
            dopo che ebbero preso il potere, probabilmente in so-    IL TENENTE COLONNELLO MAURIZIO ALESSIO AGNÈS DES GENEYS
            stituzione dei 300 fuggiti con il des Geneys a Novara.
            Già  furiere maggiore nella  Legione  Reale  Leggera  e  mandante e vice-comandante titolari. Il suo passato
            promosso alfiere nel 1819, era stato fra i promotori del-  era di pregio: nel 1785 sottotenente delle Guardie
            l’assalto alla Cittadella di Torino. In Francia ad ogni  del Corpo, reparto ove erano accettati solo elementi
            modo si fece onore, combattendo in Algeria e ottenendo  fidati per Casa Savoia, era stato dimesso per motivi
            la  Legion d’Onore:  nel  1842  era  capitano  aiutante di  di salute nel 1794, per essere riammesso nell’esercito
            piazza ad Algeri e ottenne l’indulto dal re di Sardegna,  e, poi, nella gendarmeria francese dal 1805 al 1813.
            come molti degli altri rivoltosi del ’21.               Nel 1814 era stato accolto nei Carabinieri Reali come
            Il 25 settembre del 1821 fu infine collocato in pensione  luogotenente con anzianità da capitano e il 2 dicem-
            “per opinioni dubbiose e mancanza della fermezza neces-  bre 1820 era diventato maggiore. Santorre di Santa-
            saria alla funzione del suo impiego” il Maggiore Camillo  rosa lo promosse tenente colonnello e comandante
            Beccaria, cui il Santorre di Santarosa voleva affidare il  del Corpo. A motivo del suo collocamento in congedo
            comando dei Carabinieri Reali dopo aver cacciato co-    il fatto che “respinse l’appello degli Ufficiali lealisti a



                                                                      NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 1 ANNO VI  19
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