Page 15 - Notiziario 2021-1
P. 15
PAGINE DI STORIA
Dopo la fuga di Carlo
Alberto il reparto
fossero rimasti assolutamente fedeli alla monarchia,
in effetti le cose dovettero andare in modo alquanto di 300 carabinieri
differente. Ad esempio la brigata di fanteria Aosta, che
non verrà sciolta, ebbe coinvolti nei fatti di Alessandria rimasto a Torino vi
e Torino molti ufficiali, ivi compreso il generale co-
mandante, a dimostrazione che il contagio fosse stato
assai esteso e gli interventi repressivi fossero focalizzati rimase per tutto marzo
sui Corpi più compromessi.
Andiamo ora a vedere più da vicino quella parte del- a svolgere i propri
l’evento che vide la partecipazione alla sommossa dei
Carabinieri Reali.
Per quanto riguarda l’episodio di gennaio che ebbe compiti d’istituto,
per protagonisti gli studenti universitari, Angelo
mento del Regno, giovane studente, criticò il com- mantenendo contatti
Brofferio, che trent'anni dopo fu eletto nel Parla-
portamento delle forze di polizia civili: “Non conoscono
altra legge che l’arbitrio, altra norma che la violenza”, col comando delle
ma testimoniò la maggiore tranquillità dimostrata
dai Carabinieri che al massimo avevano posto la truppe lealiste
mano in modo “un po' troppo pesantemente... sulle
spalle” per farlo tornare a casa.
Dopo la fuga di Carlo Alberto il reparto di 300 ca- spalancate le porte della caserma, vengono a formarsi
rabinieri rimasto a Torino vi rimase per tutto marzo sulla piazza”. Nato nel 1771, ufficiale di fanteria, nel
a svolgere i propri compiti d’istituto, mantenendo marzo 1815 era transitato nei Carabinieri Reali e
contatti col comando delle truppe lealiste. Il Santorre per il suo comportamento del marzo 1821 fu pre-
di Santarosa, intuito di non poter fare pieno affida- miato con l’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro,
mento sul Corpo considerato fortemente legato ai allora la massima ricompensa sabauda dopo il Collare
Savoia, ne destituì il comandante Cavasanti e il vice dell’Annunziata, “per essersi particolarmente distinto
comandante, il Tenente Colonnello Maurizio Alessio con onorevole condotta nell’ultimo sconvolgimento di
Agnès des Geneys dei conti di Pinasca, altro fratello cose”. Diventerà colonnello comandante nel 1822,
di colui che era stato per meno di un mese il 2° co- sotto-ispettore generale del Corpo nel 1831 e andrà
mandante generale dei Carabinieri Reali. Temendo in pensione come Maggior Generale.
reazioni dei Carabinieri il Santorre di Santarosa fece Un particolare, tuttavia, merita attenzione: secondo la
schierare un reggimento di fanti e alcuni cannoni ricostruzione del Generale Ferdinando Pinelli in Storia
davanti alla storica caserma di Piazza Carlina in To- Militare del Piemonte, edita a metà del XIX secolo, dal
rino. L’Agnès des Geneys “recasi al quartiere, riunisce reparto si separarono una cinquantina di carabinieri a
gli ufficiali, e palesando l'occorso dichiara loro che egli cavallo gridando “Viva l’Italia” allontanandosi a spron
va a Novara, e che tutti coloro i quali hanno sentimento battuto. In seguito si è tentato di vedere in questo epi-
d’onore e di fedeltà al re, colà seguirlo debbono. In un at- sodio una sorta di diversivo per consentire lo sgancia-
timo son sellati i cavalli, prese le armi, e i carabinieri, mento del grosso, cui il piccolo contingente si sarebbe
NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 1 ANNO VI 15