Page 10 - Notiziario 2021-1
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PAGINE DI STORIA






























































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            ma in Abruzzo non la portavo con me, mentre a Roma      saltare tutto (ponti, cabine elettriche ecc.); intervenivamo
            l’avevo sempre con me anche se era molto pericoloso in quanto  sulle retrovie tedesche, sui reparti di guastatori tedeschi”. E
            se scoperto, secondo gli ordini di Kesserling, mi avrebbero do-  poi arrivò la liberazione: “In quella zona fummo liberati il
            vuto fucilare sul posto”. I tedeschi in Abruzzo rastrellavano  giorno di Sant’Antonio, il 13 giugno 1944, e per tre giorni
            tutto, per approvvigionarsi portavano le mandrie di buoi  fu terra di nessuno, non c’erano tedeschi ma non c’erano ne-
            con loro mentre andavano verso Nord, a volte ricatta-   anche altri eserciti. Poi arrivò l’Esercito Italiano del Regno
            vano con le armi anche i sindaci locali per farsi dare gli  del Sud e gli Alleati. Nel frattempo io avevo ripreso servizio
            armenti. “Noi con altri resistenti cercavamo di intervenire  ufficialmente come carabiniere a Cagnano Amiterno; riem-
            per evitare che, quando i tedeschi andavano via, facessero  pimmo la caserma del paese di fascisti locali per alcuni giorni,



            10 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 1 ANNO VI
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