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PAGINE DI STORIA





                                                                       Claudio Perra dopo


                                                                     tre mesi come allievo


            rabiniere, soprattutto parlando con quelli più anziani di
            me, capii ancora meglio cosa voleva dire il fascismo, i suoi  Carabiniere, prese
            limiti e le sue storture”.
            I ricordi su quel primo periodo sono chiari: “Noi era-           servizio come
            vamo giovani e vivevamo in maniera semplice, ma se
            penso a quell’epoca posso dire che il fascismo voleva dire
            prepotenza: era difficile capire anche cosa pensavano gli  Carabiniere a cavallo
            altri perché non era possibile parlare. Erano pronti ad ar-
            restarti per poco, anche perché a Monserrato c’erano di-    presso la Stazione
            versi  antifascisti;  facevano  una  vita  difficile,  alcuni
            furono inviati al confino o picchiati e purgati con olio di
            ricino, certi furono mandati in galera. Ma gli antifascisti    di Ponte Salario,
            c’erano, anche mio suocero Lorenzo Putzu, che era un ber-
            Giusto a Trieste durante la Prima Guerra Mondiale, era all’interno del parco
            sagliere e che mise per primo il tricolore sulla torre di San

            antifascista.  A  Monserrato  c’erano  anche  i  seguaci  di
            Lussu del Partito Sardo d’Azione, i rapporti coi fascisti        di Villa Savoia
            erano decisamente brutti, di scontro”.
            La situazione di Perra, che continuava a lavorare nei            (oggi Villa Ada)
            campi,  cambiò  una  volta  che  venne  arruolato  nel-
            l’Arma dei Carabinieri e subito inviato a Roma: “Feci
            neanche tre mesi come allievo Carabiniere a cavallo, quel
            piccolo titolo di studio che mi ero preso a sedici anni mi  gnani, che era venuto ad arrestarlo su ordine diretto del
            aiutò e giurai anche prima del corso a cui ero stato asse-  re. Mussolini fu fatto salire a bordo del mezzo e quindi
            gnato; andai a fare il servizio di istituto alle Stazioni,  uscirono dalla uscita carrabile, non da quella principale.
            per poi accedere al corso sottufficiali rapidamente. Poi  In seguito vidi anche la fuga dei reali e di Badoglio, sem-
            presi servizio come Carabiniere a cavallo presso la Sta-  pre dalla uscita secondaria che portava alla Salaria, per
            zione di Ponte Salario (comandata dal Maresciallo Cola),  andare verso Pescara”.
            dentro il parco di Villa Savoia (oggi Villa Ada), zona di  Il fascismo era mal sopportato da molti Carabinieri:
            Monte  Antenne;  c’erano  due  caserme  di  Carabinieri,  “Quando ero allievo c’era un maresciallo cagliaritano,
            quella di Ponte Salario di Carabinieri a cavallo e la Sta-  Oppo, andavamo in ronda fuori e lui era irritato contro
            zione Savoia, comandata dal  Maresciallo Vurchio. Fa-   i miliziani fascisti, che tra l’altro erano spesso ubriachi.
            cevamo  i  ‘servizi  reali’  (Villa  Savoia  era  una  delle  Non avevamo paura dei miliziani ma stavamo all’erta e
            residenze della famiglia reale italiana), era il periodo tra  a distanza”.
            il 1942 e il 1943”. Quando Mussolini andò il 25 luglio  La situazione dell’Italia e di Roma stessa era quanto mai
            1943 a Villa Savoia a parlare col re dopo l’ordine del  confusa in quei giorni: il 3 settembre fu firmato l’armi-
            giorno Grandi, che di fatto lo esautorava dal potere,   stizio con gli Alleati, il re fuggì verso Sud all’alba del 9
            Perra era di guardia: “Mussolini entrò a parlare col re ma  settembre, ossia il giorno dopo che fu data pubblica no-
            quando uscì non c’era più il suo autista: al suo posto c’era  tizia dell’avvenuta firma, le forze armate italiane si tro-
            un’ambulanza e il Tenente Colonnello Giovanni Fri-      varono sprovviste di ordini e sbandarono. In seguito i



            6 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 1 ANNO VI
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