Page 17 - Notiziario Storico 2020-6
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PAGINE DI STORIA
Il 21 giugno fu
riconquistata la cresta
in seguito ai violenti e immediati contrattacchi. La con- del Montello e a sera
ma non fu possibile sfociare poi nella piana vicentina
testuale azione sull’Altipiano dei Sette Comuni, nota
come battaglia del Grappa, vide l’investimento delle ritornava italiana
propaggini del massiccio costituite da M. Tomba, Mon-
fenera, Asolone e Pertica. Si ebbe solo qualche successo anche la vecchia
locale sull’Asolone da parte della 32^ divisione austriaca.
In quanto alla “Albrecht”, era necessario superare il Piave
e progredire sull’altura tatticamente significativa del prima linea; il 23 tutte
Montello, e sfociare in direzione di Treviso. Qui gli
scontri furono durissimi e si combatté fino al 20: ini- le sacche di
zialmente le nostre truppe furono superate e in parte
sopraffatte, ma l’organizzazione della difesa, per la prima resistenza avversaria
volta scaglionata in profondità e sufficientemente ela-
stica, dette buoni frutti.
Ad attaccare in questo settore fu l’Isonzo Armèe del nel paese di Nervesa
feldmaresciallo Boroevic. Doveva essere una mossa di-
versiva quella sul Montello, per distogliere parte delle erano state eliminate
riserve dalla linea d’attacco principale; divenne l’azione
che più avrebbe potuto dimostrarsi decisiva. Il tratto
del Piave da Valdobbiadene alle Grave di Papadopoli costretta a retrocedere sulla linea di difesa estrema.
era difeso dall’8a Armata, che comprendeva l’VIII Venne investito l’abitato di Nervesa, ove la 48^ Divisione
Corpo d'Armata con la 58^ Divisione in linea e la 48^ si era schierata a difesa, e la resistenza di questa unità
di rincalzo e il XXVII corpo d’armata con 66° e 51° di- consentì alla 58^, inizialmente scossa dall’attacco, di ri-
visione in linea. La sera del 14 il fronte era tranquillo, il prendersi. Anche a sud del Montello la resistenza del
nemico non dava segni di vita. Il fuoco di controprepa- XXVII corpo d’armata fu efficace, per cui gli scontri
razione eseguito sul Grappa dalla nostra artiglieria divamparono nel settore di Nervesa, ove gli austriaci
dalle ore 24:00 alle 3:00 del 15 giugno ebbe efficacia speravano di passare per congiungersi con le altre forze
decisiva, ma mancò del tutto sul Montello. In tale si- che tentavano di superare il basso Piave alle Grave di
tuazione apparentemente normale alle ore 3:00 si Papadopoli. Quando la penetrazione austriaca si fece
scatenò l’inferno; la fanteria fu sorpresa, i comandi di- preoccupante furono fatte entrare in azione le riserve
sorientati, mancavano ordini, all’alba tutte le comuni- che già il 16 respinsero il nemico a Volpago, ma a sera
cazioni erano interrotte. Nessuno sapeva che fosse già dovettero ripiegare sulla linea di resistenza del corpo
avvenuta l’infiltrazione nemica. Dopo poche ore di d’armata.
violenti combattimenti furono messe a tacere anche le Finalmente la notte del 19 giugno entrarono in linea
batterie italiane e 4 divisioni austriache riuscirono a ulteriori riserve, la 13^ Divisione del XXVI e la 50^ del
forzare il Piave. La notte tra 14 e 15 giugno la 58^ Di- XXX Corpo d’Armata. Raggiunsero Nervesa e sposta-
visione, che presidiava la zona sud del Montello, stava rono l’equilibrio dello scontro a favore delle nostre armi.
effettuando il cambio delle truppe in prima linea Il 20 giugno Boroeviç chiese il sostegno di Conrad, ma
quando venne attaccata da due divisioni austriache e anche questi era fortemente impegnato, per cui la bat-
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