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            del X Corpo d’Armata. In quel periodo, e precisamente   e i meriti acquisiti – il comando dell’VIII Corpo d’Ar-
            il 20 novembre del ’15, nacque la figliola Rosina, a Fi-  mata e il Ministero della Guerra gli assegnarono due
            renze, dove si era trasferita la signora per essere più vi-  croci al Merito di Guerra. Al termine del conflitto ebbe
            cina al marito impegnato in Zona di Guerra. Fino al 6   anche il cavalierato della Corona d’Italia e il nastrino
            giugno 1916 ebbe il comando del 225° plotone CC.RR.     per la partecipazione alle operazioni di guerra, con le 4
            mobilitato,  quindi  passò  alla  guida  del  218°  plotone  barrette relative ai quattro anni trascorsi, ininterrotta-
            della 25^ Divisione, VI Corpo d’Armata. In questo pe-   mente, al fronte. Concluso il conflitto andò prima a
            riodo operò anche sull’altopiano carsico e ottenne un   reggere il comando dei CC.RR. della 48^ Divisione,
            ulteriore encomio a firma del generale comandante la    quindi transitò fra il marzo e il maggio 1919, ammini-
            25^ divisione, per la sua opera di recupero dei feriti,  strativamente, nelle Legioni di Napoli, di Palermo e di
            guida ai reparti destinati alla prima linea e manteni-  Firenze – ricevendo ulteriore encomio da parte del Mi-
            mento della disciplina nelle retrovie. Doveva essere assai  nistero dell’Interno per le attività di ordine pubblico
            stimato dai superiori, in quanto anche il comandante    svolte in Roma in un periodo caratterizzato da frequenti
            del VI Corpo d’Armata gli concesse un encomio per       e gravi disordini – per essere poi assegnato al comando
            l’impegno profuso fra 6 e 11 agosto 1916, nel corso di  della Compagnia esterna di Caltanissetta dal 28 dicem-
            una delle nostre sanguinose offensive.                  bre 1919 al 31 luglio 1921. Qui si distinse ancora a
            Il 15 gennaio 1917 passò alla guida del plotone CC.RR.  Sommatino nel febbraio del 1920, in occasione di grave
            del VI Corpo d’Armata, ove prestò la propria opera fino  sciopero minerario che gli valse ulteriore encomio del
            al 20 febbraio. Seguì incarico analogo presso la 57^ Di-  Ministero  dell’Interno.  Seguirono  un  anno  e  mezzo
            visione e nell’agosto del 1917 fu il comandante il XXII  presso la Compagnia di Nicastro, nella Legione di Ca-
            Corpo d’Armata a encomiarlo per la sua attività corag-  tanzaro, premiato da altro encomio del Ministero del-
            giosa e svolta con sprezzo del pericolo. Lo stesso anno,  l’Interno per i numerosi arresti di malfattori, e analogo
            dal 19 settembre al 15 novembre, durante la dolorosa ri-  periodo alla Compagnia di Treviso.
            tirata di Caporetto, ebbe un’assegnazione di assoluto pre-  Dal 30 settembre del 1924 fu destinato al Regio Corpo
            stigio: la 114^ Sezione assegnata al Comando Supremo,   Truppe Coloniali in Tripolitania, quel giorno imbarcò a
            cui fece seguito il trasferimento al 246° Plotone addetto  Siracusa e il 2 ottobre era a Tripoli. Allora era in corso
            all’Intendenza. L’11 dicembre altro movimento, al 346°  una durissima controguerriglia per la riconquista della
            Plotone CC.RR. della 3a Armata, e il 16 gennaio a Vi-   Libia, dove durante la Grande Guerra le tribù ribelli, so-
            tanza fu assegnato il Plotone autonomo CC.RR. della     stenute da Turchia e Germania, avevano messo a mal
            5^ Divisione. Il 15 marzo fu infine la volta del comando  partito il dispositivo italiano, ridotto al controllo di poche
            dei CC.RR. della 58^ Divisione, subito dopo che era     città costiere. Il Capitano Vitanza prestò servizio a Mi-
            giunta la promozione a capitano avente decorrenza 1°    surata,  presso  il  comando  della  Divisione  Autonoma
            gennaio 1918. Il comandante della 58^ gli tributò 4 altri  CC.RR. della Tripolitania, a Garian e Tripoli. Ricevette
            encomi per: l’arresto di tre disertori latitanti da 7 mesi, le  l’encomio solenne del Governatore della Tripolitania per
            indagini che avevano condotto alla scoperta di grave    l’ottimo andamento dei servizi da lui predisposti in oc-
            furto ai danni dell’amministrazione militare con ritrova-  casione della visita del Presidente del Consiglio dei Mi-
            mento dell’ingente refurtiva, l’attività di polizia militare  nistri nella colonia dall’11 al 15 aprile 1926 e poté andare
            nelle retrovie e il complesso di successi e lodevoli com-  in licenza in Italia solo dopo 2 anni, il successivo 26 giu-
            portamenti esibiti in attività di combattimento e di po-  gno, anche perché era stato collocato in temporanea
            lizia. Quindi – nel ricucire e riassumere le attività svolte  aspettativa per riduzione quadri. In tale posizione seguì



            22 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 6 ANNO V
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