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PAGINE DI STORIA
MAPPA DELLA BATTAGLIA DEL SOLSTIZIO
in definitiva significava eliminare il quarto avversario, l’operazione “Albrecht” a sostegno della precedente, pun-
dopo Serbia, Romania e Impero Russo. tando su Treviso. Il tutto avrebbe dovuto essere prece-
L’offensiva di giugno era stata voluta dal Generale Con- duto da uno sforzo diversivo che dal Tonale puntasse
rad von Hotzendorf, comandante del fronte trentino su Milano: era l’operazione “Lawine”, necessaria per at-
dopo essere stato esautorato nel 1915 dal comando su- tirare le riserve italiane.
premo della duplice monarchia in seguito agli insuccessi Quest’ultima iniziava il 12 giugno nella zona dei ghiac-
iniziali riportati contro Serbia e Russia. In effetti Conrad ciai dell’Adamello e del Tonale, ma al termine della
avrebbe voluto che lo sforzo fosse concentrato nel pro- giornata s’era conclusa con un nulla di fatto sostanziale.
prio settore, quello alpino e del Grappa, ma il collega Il 15 giugno scattava l’operazione “Radetzky” o battaglia
Boroevic, schierato con la sua Isonzo Armèe sul Piave, del Solstizio (vedi Notiziario Storico N. 3 Anno III, pag.
chiese la stessa priorità. Il piano fu modificato diverse 102), di cui si avevano sufficienti notizie in seguito alle
volte, per essere approvato dallo stato maggiore solo ai delazioni di numerosi disertori. Nell’occasione, a diffe-
primi di giugno. Si tentò di accontentare entrambi, renza di ciò che era accaduto a Caporetto, si trasse pro-
scontentandoli conseguentemente e venendo meno ai fitto da tali informazioni. Stavolta infatti le artiglierie
principi dell’arte militare che impongono massa e con- italiane sorpresero le fanterie avversarie in attesa nelle
centrazione degli sforzi. Si prevedeva un attacco su un prime linee, pronte a scattare all’attacco, con un micidiale
fronte di 120 chilometri muovendo 160.000 uomini e fuoco di contro-preparazione e l’azione subì numerosi
quasi 6.000 cannoni. L’operazione “Radetzky” doveva intralci. Il tentativo di sfondare la linea dei tre monti –
condursi fra l’Astico e il Brenta per occupare il Grappa Valbella, Col del Rosso e Col d’Echele – naufragò il 16
e sfociare nella pianura veneta; avrebbe poi fatto seguito in quanto le quote furono conquistate a caro prezzo,
16 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 6 ANNO V