Page 16 - Notiziario Storico 2020-6
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PAGINE DI STORIA














































                                                  MAPPA DELLA BATTAGLIA DEL SOLSTIZIO

            in definitiva significava eliminare il quarto avversario,  l’operazione “Albrecht” a sostegno della precedente, pun-
            dopo Serbia, Romania e Impero Russo.                    tando su Treviso. Il tutto avrebbe dovuto essere prece-
            L’offensiva di giugno era stata voluta dal Generale Con-  duto da uno sforzo diversivo che dal Tonale puntasse
            rad von Hotzendorf, comandante del fronte trentino      su Milano: era l’operazione “Lawine”, necessaria per at-
            dopo essere stato esautorato nel 1915 dal comando su-   tirare le riserve italiane.
            premo della duplice monarchia in seguito agli insuccessi  Quest’ultima iniziava il 12 giugno nella zona dei ghiac-
            iniziali riportati contro Serbia e Russia. In effetti Conrad  ciai  dell’Adamello  e  del Tonale,  ma  al  termine  della
            avrebbe voluto che lo sforzo fosse concentrato nel pro-  giornata s’era conclusa con un nulla di fatto sostanziale.
            prio settore, quello alpino e del Grappa, ma il collega  Il 15 giugno scattava l’operazione “Radetzky” o battaglia
            Boroevic, schierato con la sua Isonzo Armèe sul Piave,  del Solstizio (vedi Notiziario Storico N. 3 Anno III, pag.
            chiese la stessa priorità. Il piano fu modificato diverse  102), di cui si avevano sufficienti notizie in seguito alle
            volte, per essere approvato dallo stato maggiore solo ai  delazioni di numerosi disertori. Nell’occasione, a diffe-
            primi  di  giugno.  Si  tentò  di  accontentare  entrambi,  renza di ciò che era accaduto a Caporetto, si trasse pro-
            scontentandoli conseguentemente e venendo meno ai       fitto da tali informazioni. Stavolta infatti le artiglierie
            principi dell’arte militare che impongono massa e con-  italiane sorpresero le fanterie avversarie in attesa nelle
            centrazione degli sforzi. Si prevedeva un attacco su un  prime linee, pronte a scattare all’attacco, con un micidiale
            fronte di 120 chilometri muovendo 160.000 uomini e      fuoco di contro-preparazione e l’azione subì numerosi
            quasi 6.000 cannoni. L’operazione “Radetzky” doveva     intralci. Il tentativo di sfondare la linea dei tre monti –
            condursi fra l’Astico e il Brenta per occupare il Grappa  Valbella, Col del Rosso e Col d’Echele – naufragò il 16
            e sfociare nella pianura veneta; avrebbe poi fatto seguito  in quanto le quote furono conquistate a caro prezzo,



            16 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 6 ANNO V
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