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PAGINE DI STORIA
Alle 2 pomeridiane in via
Caffarelli nr. 275 (a Bari nda),
cessò di vivere il Cav. Capitano
Chiaffredo Bergia:
Era forse la più bella figura di
prode esistente nell’Arma dei
Carabinieri e la sua storia è
troppo nota per essere ripetuta.
Nove medaglie fregiavano il suo
petto valoroso, fra queste una
d’oro al valore militare.
Bari 2 febbraio 1892
masnadieri. Noi non potere andare a Roma e a Napoli Il giovane
senza il pericolo di essere tagliati a piccoli pezzi. Sono ap- Chiaffredo
punto i soldati del re Borbone e quelli del Papa, che non soggiornò e
vogliono distruggere i briganti, per fare così più paura e lavorò in al-
non fare avvicinare nessuno, per non mostrare leggi ti- cuni paesi
ranniche e prepotenti alle nazioni vicine”. della Francia,
Prima di salutarlo e andare via Witterly disse: “tenete ma non trovò
ragazzo questa lettera e apritela solo quando noi andremo quella sospirata
via. Essa contiene anche il mio indirizzo, e se avete biso- fortuna che tanto
gno di me, fatemi scrivere. Addio caro italiano, vi rin- cercava, fino a quando
grazio per le vostre premure”. Appena il professore e nel novembre 1860, mentre
sua moglie si allontanarono, Chiaffredo aprì la busta era nella cittadina provenzale di Aix, suo padre gli
e con sorpresa vi trovò due sterline d’oro e un biglietto fece sapere che doveva assolvere il servizio militare
da visita con scritto: “Rammentatevi di amar semper e obbligatorio. Chiaffredo ritornò immediatamente a
semper difendere vostra patria e vostri connazionali pri- Paesana, chiese ed ottenne di arruolarsi nell’Arma dei
gionieri politicanti ed esulanti per amor di italianità; di- Carabinieri e, il 12 dicembre, venne incorporato come
fendere tutte le diverse religioni, e far sempre guerra, a allievo carabiniere. Il 12 marzo 1861 partì per Torino.
morte i tiranni stranieri e i mal viventi masdanieri”. Il 1° novembre 1861, promosso carabiniere a piedi,
Tanta fu la gioia e la commozione di Bergia nel vedere fu destinato alla Legione di Chieti da dove ebbe inizio
le due monete d’oro e quella carta scritta, di cui però la sua brillante carriera.
non poté conoscere il contenuto, se non alcuni mesi
dopo, quando trovò una persona che poté leggergliela. Stefano De Carolis
NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 2 ANNO V 31