Page 31 - Notiziario 2020-2
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PAGINE DI STORIA








                   Alle  2  pomeridiane  in  via

                   Caffarelli nr. 275 (a Bari nda),

                   cessò di vivere il Cav. Capitano
                   Chiaffredo Bergia:

                    Era forse la più bella figura di

                    prode  esistente  nell’Arma  dei
                    Carabinieri  e  la  sua  storia  è

                    troppo nota per essere ripetuta.
                    Nove medaglie fregiavano il suo

                    petto  valoroso,  fra  queste  una

                    d’oro al valore militare.

                                 Bari 2 febbraio 1892






            masnadieri. Noi non potere andare a Roma e a Napoli     Il giovane
            senza il pericolo di essere tagliati a piccoli pezzi. Sono ap-  Chiaffredo
            punto i soldati del re Borbone e quelli del Papa, che non  soggiornò e
            vogliono distruggere i briganti, per fare così più paura e  lavorò in al-
            non fare avvicinare nessuno, per non mostrare leggi ti-  cuni  paesi
            ranniche e prepotenti alle nazioni vicine”.             della Francia,
            Prima di salutarlo e andare via Witterly disse: “tenete  ma  non  trovò
            ragazzo questa lettera e apritela solo quando noi andremo  quella  sospirata
            via. Essa contiene anche il mio indirizzo, e se avete biso-  fortuna  che  tanto
            gno di me, fatemi scrivere. Addio caro italiano, vi rin-  cercava,  fino  a  quando
            grazio per le vostre premure”. Appena il professore e   nel  novembre  1860,  mentre
            sua moglie si allontanarono, Chiaffredo aprì la busta   era nella cittadina provenzale di Aix, suo padre gli
            e con sorpresa vi trovò due sterline d’oro e un biglietto  fece sapere che doveva assolvere il servizio militare
            da visita con scritto: “Rammentatevi di amar semper e   obbligatorio. Chiaffredo ritornò immediatamente a
            semper difendere vostra patria e vostri connazionali pri-  Paesana, chiese ed ottenne di arruolarsi nell’Arma dei
            gionieri politicanti ed esulanti per amor di italianità; di-  Carabinieri e, il 12 dicembre, venne incorporato come
            fendere tutte le diverse religioni, e far sempre guerra, a  allievo carabiniere. Il 12 marzo 1861 partì per Torino.
            morte i tiranni stranieri e i mal viventi masdanieri”.  Il 1° novembre 1861, promosso carabiniere a piedi,
            Tanta fu la gioia e la commozione di Bergia nel vedere  fu destinato alla Legione di Chieti da dove ebbe inizio
            le due monete d’oro e quella carta scritta, di cui però  la sua brillante carriera.
            non poté conoscere il contenuto, se non alcuni mesi
            dopo, quando trovò una persona che poté leggergliela.                                      Stefano De Carolis



                                                                      NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 2 ANNO V  31
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