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CRONACHE DI IERI
I Carabinieri in Molise,
precisamente a
Sotto l’aspetto logistico e organizzativo in quei primi
anni mancava tutto. Gli approvvigionamenti stenta- Campobasso,
vano a essere regolari. Non vi era alcun supporto.
Nemmeno per le più banali esigenze. Furono i conta- arrivarono sul finire
dini locali a sobbarcarsi, con moto spontaneo quasi
per intero, il costo del fabbisogno quotidiano di cui
necessitavano “i propri carabinieri”. A fornire loro cibo, del 1860 insieme alle
spesso privandosene. A lenire ogni sofferenza. I primi
alloggi per le Stazioni disseminati sul territorio mo- truppe dell’Esercito
lisano furono ricavati dalle cascine abbandonate di
proprietà dei contadini. Dai fienili riadattati. Dalle
casupole fatiscenti. Solo negli anni successivi si mise Piemontese
mano a progetti più concreti. Nel “Tenimento di Cam-
pobasso”, i Carabinieri Reali furono alloggiati insieme impegnate nel
alle truppe di fanteria e dei bersaglieri nel “Casino di
Trentolance” e in alcuni locali recuperati, ironia della
sorte, dall’antico carcere sito in quella città. Già sul portare a compimento
finire del 1861 i reparti dell’Arma di Campobasso fu-
rono sistemati nei locali siti “nella strada di Sant’An- l’Unità d’Italia
tonio Abate” a spese della Provincia. In quell’edificio
vi rimasero sino al 1868. Il contratto venne rinnovato
sino al 15 luglio 1879. Nel 1885 venne ultimata la
nuova sede ubicata in via “Amedeo”. Una volta assestati di ogni generazione”. Il rischio che si sviluppassero
sul territorio molisano i reparti dell’Arma furono se- epidemie (vedi “I Carabinieri ai Tempi del Colera”, No-
veramente impegnati su tre fronti: il soccorso alla po- tiziario Storico N. 5 Anno I pag. 4) era all’ordine del
polazione locale vittima di sciagure, disastri o calamità giorno come altrettanto il propagarsi d’incendi. Tra i
naturali; la repressione del Brigantaggio e la lotta alla tanti interventi per brevità si riportano solo alcuni
criminalità comune. emblematici episodi che rendono l’idea dell’ attività
Nel Molise post-unitario le case, come raccontano le svolta dai carabinieri. Il mattino del 2 ottobre 1867 a
cronache del tempo, erano costituite da ambienti unici Casacalenda un incendio si propagò in una proprietà
e non ben definiti. Agli spazi, già angusti, disponibili privata. I Carabinieri della locale Stazione interven-
per le attività umane si alternavano le aree ove stan- nero e, in meno di tre ore, spensero le fiamme che
ziavano indisturbati gli animali domestici e i depositi avrebbero potuto assumere proporzioni devastanti. Il
di fieno e scorte alimentari: “un solo ambiente che fa 27 novembre di quello stesso anno in località Agnone
l’Ufficio di focolare, di camera da letto, di stalla e di pol- si sviluppò un incendio che rischiò di coinvolgere
laio, di magazzino, i genitori ed i figli adulti di ambo i l’intera cittadina. L’intervento dei Carabinieri salvò
sessi che dividono i loro giacigli con l’asinello, col porco, la vita a molti popolani rimasti intrappolati. La notte
col le galline, mentre vicino alla cassa della biancheria e tra il 22 e il 23 settembre 1885, la semplice e laboriosa
dei vestiti si vedono alla rinfusa legna da ardere, com- comunità di Limosano fu svegliata da un frastuono
mestibili, fieno, paglia, cereali, attrezzi di campagna e improvviso proveniente dalla casa dei signori d’Ad-
34 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 2 ANNO V