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CRONACHE DI IERI















                                                      di GIOVANNI SALIERNO






















                      l Molise, splendido territorio in cui si alter-  arrivarono  sul  finire  del  1860  insieme  alle  truppe
                      nano aspre montagne a verdeggianti valli      dell’Esercito  Piemontese  impegnate  nel  portare  a
                      ricche di corsi d’acqua e culla di prospere e  compimento  l’Unità  d’Italia  come  si  legge  in  una
                      antiche civiltà animate dal senso della giu-  copia pervenuta sino ai nostri giorni del giornale il
                      stizia, non avrebbe potuto non accogliere     “Sannita” inserita nell’opuscolo “I Carabinieri e il Mo-
            I con favore nel proprio grembo l’arrivo dei            lise”, del Tenente Colonnello Augusto Ciarcia: “nel
            Carabinieri Reali. D’altronde quest’ultimi, nel Molise  giorno 1° dicembre 1860 è giunta in Campobasso una
            post-unitario, rappresentavano il nuovo ordine legit-   Compagnia del I Battaglione 32 Bersaglieri, la quale va
            timo, ovvero un’occasione unica per la borghesia locale  a fondersi nei reggimenti dei carabinieri nella nuova or-
            e per le masse rurali di risollevarsi dall’emarginazione  ganizzazione dell’Esercito”. Nel secondo semestre del
            socio-culturale cui erano relegate. Notai, avvocati, me-  1861 in Molise operavano 140 carabinieri divisi in 18
            dici ma anche braccianti, operai e artigiani restarono  stazioni. Gli arresti operati alla fine di quell’anno am-
            stupefatti dall’umanità, spesso spinta sino all’estremo  montarono a 819, un numero considerevole. Un ser-
            sacrificio, con cui i “Reali” (così erano chiamati in   vigio  altissimo  alla  collettività  locale  e  alla  causa
            quegli anni i Carabinieri) assistevano le popolazioni   nazionale: “I Carabinieri d’ordinario vanno in due, e
            locali. Le cronache del tempo pullulano d'interesse     rare volte in tre ad affrontare le insidie dei malfattori. A
            verso questi “strani soldati” dalla sagoma imponente    diffondere sempre più in provincia la estimazione della
            che suscitavano curiosità: “crediamo degna di speciale  pubblica opinione su un arma cosi utile, così nobile, cre-
            menzione la energia, il buon garbo, e la prontezza con cui  diamo di riportare una piccola statistica dei servigi resi
            è ben disimpegnato in Provincia il servizio dei Reali Ca-  dai Carabinieri nella nostra provincia dal 1° gennaio al
            rabinieri… per quanto è riverita. Stimata, e temuta la  31 dicembre 1861 facendo notare che sino al 30 detto giu-
            divisa dei carabinieri reali i quali per la gentilezza dei  gno non erano più di 30 dei quali 5 perirono in Petalan-
            modi con che adempiono ai loro doveri nel servizio di ese-  dolfo l’11 agosto 1861 e due morirono in Roccasicura ove
            cuzione e pel coraggio con che affrontano ogni pericolo”.   si recarono per reprimere la reazione che minacciava di
            I Carabinieri in Molise e precisamente a Campobasso     scoppiare in detto comune”.



                                                                      NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 2 ANNO V  33
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