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CRONACHE DI IERI




                                                                               Il complesso




                                                                             architettonico
            cata la sua prerogativa di esclusiva attenzione. Non a
            caso all’atto dell’istituzione della Fondazione del Vit-
            toriale  degli  Italiani,  gli  si  era  affiancato  il  prefetto  di Gardone Riviera
            Giovanni Rizzo, già funzionario (Delegato) di Pub-
            blica Sicurezza.
            Il complesso architettonico di Gardone Riviera, sor-               ricadeva nel
            gendo  sulla  sponda  bresciana  del  lago,  ricadeva  nel
            compartimento territoriale della Compagnia dei Ca-
            rabinieri  Reali  di  Salò,  una  cittadina  che,  soltanto    compartimento
            pochi anni dopo, avrebbe assunto un inaspettato ruolo
            nella scena politica della parabola repubblicana fascista.
            A comandare il reparto dal dicembre del 1934 il Ca-            territoriale della
            pitano  Luigi  Bologna,  un  piemontese  poco  più  che
            quarantenne.  L’Ufficiale  aveva  saputo  raccogliere  la
            stima e la fiducia del poeta tanto profondamente da                 Compagnia
            essere stato prescelto per lo svolgimento delle attività
            strettamente connesse alle volontà testamentarie che
            riguardavano,  appunto,  il Vittoriale  degli  Italiani  e  dei Carabinieri Reali
            tutto quanto vi era custodito.
            Gabriele d’Annunzio, prima nel 1923 e poi nel 1930,
            aveva sottoscritto degli atti notarili con i quali aveva   di Salò, comandata
            inteso cedere allo Stato la villa del Vittoriale nell’in-
            tenzione, dopo la sua morte, di rendere fruibile al pub-
            blico il complesso in cui era vissuto e di avviare, con            dal Capitano
            una fondazione, la promozione delle sue opere lette-
            rarie e la valorizzazione dei numerosi cimeli in esso
            custoditi.  Per  contro,  lo  Stato  avrebbe  finanziato  la      Luigi Bologna
            costruzione dei vari monumenti in corso d’opera al-
            l’interno del parco.
            Come detto già nel 1925, con regio decreto, il Vitto-
            riale  era  stato  dichiarato “Monumento  Nazionale”.   provato nella medesima circostanza, era stato previsto
            Nel maggio 1937, dunque, presso l’ufficio del Ministro  che il poeta avesse rivestito la carica di Alto Rettore,
            di Grazia e Giustizia, al tempo retto dall’on. Arrigo   assistito da un consiglio di sei membri, di cui due de-
            Solmi, alla presenza dei rappresentanti dello Stato e   signati  dal Vate  (l’arch.  Gian  Carlo  Maroni  e  l’avv.
            dell’avv. Leopoldo Barduzzi, procuratore del poeta, si  Leopoldo Barduzzi) mentre i rimanenti quattro di no-
            era costituita la Fondazione del «Vittoriale degli Ita-  mina governativa (l’on. Arrigo Solmi, il cav. Domenico
            liani». Nel luglio seguente, con regio decreto legge, lo  Bartolini,  il  dr.  Eduardo  Scardamaglia  e  il  prefetto
            Stato aveva riconosciuto e contestualmente conferito    Giovanni Rizzo).
            alla Fondazione personalità giuridica, per poter operare  La stessa sera della morte di d’Annunzio, già dalle
            secondo gli auspici di d’Annunzio. Con lo statuto, ap-  ventuno,  il  Capitano  Bologna  intraprese  le  attività




            34 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 1 ANNO V
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