Page 31 - Notiziario 2019-5
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PAGINE DI STORIA


 LA BATTAGLIA










 DELL’EPTANESO








                                                      di GIOVANNI SALIERNO


















                           ntorno le ore 10 del mattino del 24      fucile colpì ripetutamente al braccio lo sventurato uf-
                           settembre 1943 tre ufficiali dei Cara-   ficiale, rese inutile il gesto. Poco dopo il quartetto
                           binieri e uno di Fanteria procedevano    scortato da un drappello di soldati tedeschi, raggiunse
                           lenti per una stradina costeggiata da    un’ampia spianata. In fondo una casetta rossa delimi-
                           agavi e tamerici. In un’atmosfera sur-   tava la piazza. Un odore nauseabondo di polvere da
                           reale, triste presagio di quanto stesse  sparo rendeva l’aria irrespirabile. Da un lato giacevano
                           per avvenire, l’ufficiale di Fanteria, con  i corpi semi sepolti di ufficiali e soldati italiani. Dal-
                           voce ansimante pronunciò le seguenti     l’altro un plotone di soldati del Reich, dal ghigno bef-
            I parole:  “Capitano  non  possiamo  far                fardo, attendeva l’ordine di fare fuoco. All’orizzonte il
            niente?  Dobbiamo  proprio  morire?”. Il  capitano  si  cielo plumbeo si univa al grigiore del mare a testimo-
            fermò un istante e con un filo di voce rispose: “Figlio  niare il clima funesto di quel tragico mattino. Improv-
            mio raccomandati a Dio”. Poi si voltò per riprendere,   viso  un  frastuono.  Un  bagliore.  Il  balbettio  della
            mesto, il proprio cammino. Tra le mani stringeva “una   mitraglia. Poi il silenzio. Il buio. La fine.
            fotografia dei suoi cinque figliuoli che consumava di baci  Così vennero barbaramente trucidati il Capitano dei
            e bagnava di lacrime”. Seguiva, avvinghiato al capitano,  Carabinieri Giovanni Mario Gasco, il Tenente Al-
            un giovanissimo sottotenente dei Carabinieri. Tre-      fredo Sandulli Mercuro e il Sottotenente Orazio Pe-
            mante. In lacrime. Nel pugno destro racchiudeva un      truccelli.  L’ufficiale  di  Fanteria,  miracolosamente,
            ciondolo a forma di cuore. Conteneva l’immagine di      riuscì a sopravvivere al fuoco del plotone di esecu-
            una giovane sposa. Pochi passi più indietro il terzo uf-  zione. Era il triste epilogo della battaglia delle Sette
            ficiale dell’Arma, si attardava nel tentativo di conse-  Isole che sì disputò in quel settembre 1943 tra gli
            gnare  all’autista  il  proprio  orologio.  Voleva  fosse  eserciti tedesco e italiano. I tre ufficiali pagrono con
            portato in dono ai suoi uomini. L’intervento brusco e   la vita la scelta di non aver voluto combattere al fianco
            maldestro di un militare tedesco che con il calcio del  dei tedeschi.



                                                                     NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 5 ANNO IV  31
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