Page 27 - Notiziario 2019-5
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PAGINE DI STORIA






               Forse le forze ribelli


                   annidate in quel

                                                                    travolgendolo, e rapidamente dilagò al tergo determi-
              settore non avevano                                   nando l’inevitabile sconfitta”. Tra i documenti dell’Uf-

                                                                    ficio Storico dell’Arma, la testimonianza resa il 16
                    come obiettivo                                  dicembre 1945 dal Tenente di Amministrazione Sil-
                                                                    vano Citernesi, che riferì sulle dichiarazioni dei ca-
                                                                    rabinieri rientrati a Valona dopo l’attacco partigiano
              l’imboscata ai reparti                                nei pressi di Selenizza. “Eravamo all’incirca verso i

                                                                    primi di marzo del 1943 quando in seguito a una ope-
                       italiani, ma in                              razione offensiva da parte dei partigiani albanesi contro
                                                                    le miniere di Selenizza fu deciso credo dal Comando su-
                                                                    periore dei Carabinieri Reali d’Albania, l’invio della
                collegamento con                                    17ª Compagnia a prendere la zona. Non ricordo con pre-

                                                                    cisione in quale giorno di detto mese giunsero a Valona i
                altre forze similari,                               carabinieri della 17ª Compagnia con il Capitano Raf-

                                                                    faele e il Tenente Nucifora, ricordo solo che dopo una sosta
                  progettavano un                                   notturna gli ufficiali e i carabinieri partirono da Valona
                                                                    per Selenizza il giorno seguente. Il reparto fu rinforzato
                                                                    da alcuni Carabinieri della Legione di Valona. Prese il
                 attacco su Valona                                  comando  dell’operazione  il  Tenente  Colonnello  Ricci

                                                                    Giuseppino allora comandante il Gruppo di Valona. Il
                                                                    giorno seguente alla partenza di detto reparto giunsero
                                                                    le prime notizie di un attacco da parte di partigiani al-
            boscata ai reparti italiani, ma che sostassero forse in  banesi per impedire che i Carabinieri prendessero possesso
            collegamento con forze similari per un attacco su Va-   di Selenizza. Infatti cominciarono a giungere a Valona
            lona, che la voce pubblica già da vari giorni prediceva  i primi Carabinieri sbandati, giunse anche il Tenente
            e che trova riscontro anche in comunicazioni ufficiali  Nucifora”. Citernesi aveva appreso dal racconto dei
            pervenute alla Legione di Valona e fatte pervenire      superstiti che il Tenente Colonnello Ricci, il Capi-
            alle autorità militari. Dalle testimonianze raccolte dal  tano Raffaele e molti Carabinieri erano stati fatti pri-
            Colonnello   Bertarelli, Ricci a più riprese rifiutò sde-  gionieri. “I tentativi per la restituzione dei prigionieri
            gnosamente la resa. Poi, verso le 19, un compatto nu-   furono vani e la loro sorte rimase sconosciuta. Verso l’8
            cleo  di  partigiani  sbucò  dalla  macchia  ma  venne  settembre 1943, trovandosi il sottoscritto in montagna
            investito da raffiche di mitragliatrici e fucileria e de-  in conseguenza della capitolazione dell’Italia ebbe modo
            cise di appiattarsi nuovamente tra le frasche. “È allora  di incontrare un partigiano albanese certo Jamail da
            – continua la relazione Bertarelli – che si udì per l’ul-  Giorush non meglio identificato, il quale dichiarò di aver
            tima volta una voce intimare: ‘colonnello, arrendere, ar-  tenuto in casa sua per due mesi a disposizione del co-
            rendere, siete circondati’. Pur oramai consapevole del  mando dei partigiani di Tito il Tenente Colonnello Ricci
            tragico destino che lo attendeva, si alzò in piedi e lanciò  e il Capitano Raffaele e che questi furono poi fucilati in
            un’ultima bomba a mano verso il nemico. Approfittando   seguito ad ordine giunto direttamente dalla Jugoslavia”.
            della penombra e forte della superiorità numerica il nu-  Viene sempre dall’Ufficio Storico dell’Arma la testi-
            cleo nemico si precipitò allora verso il centro dei nostri,  monianza  del  Sottotenente  di  Pubblica  Sicurezza



                                                                     NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 5 ANNO IV  27
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