Page 20 - Notiziario 2019-5
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PAGINE DI STORIA





                                                                                    La scelta


                                                                            semmai è stata


            morsa. Da una parte gli alleati che avanzano lenta-
            mente e bombardano incessantemente Roma; dall’al-           se lottare o meno.
            tra i tedeschi che terrorizzano la città con continui
            arresti e rastrellamenti. E poi la fame e la miseria       Combatterono per
            ovunque. Roma è allo stremo. E’ in questo mondo
            dalle tinte grigie che si muove Francesco Pepicelli, in
            ansia per la famiglia ma fermo nella volontà di con-     loro, per noi tutti, per
            tinuare a fare la sua parte e il suo dovere. Tra gennaio
            nelle mani di Herbert Kappler, il Colonnello Mon- costruire un mondo
            e febbraio del ’44 arrivano nel carcere di via Tasso, e

            tezemolo, il Colonnello Frignani, il Capitano Aversa,
            il Generale Sabato Martelli Castaldi, don Pietro Pap-   e una società migliori,
            pagallo e altri ancora. Sono arresti importanti e tutti,
            ture. Il 18 marzo, a seguito di una delazione, sono ar- dove i figli potessero
            indistintamente, sono sottoposti a interrogatori e tor-

            restati  molti  membri  del  “Gruppo  Fossi”,  incluso
            Francesco Pepicelli. Il delatore/spia, o meglio, la de-   vivere serenamente
            latrice, è la segretaria del gruppo, la sig.na Trubiani.
            L’identificazione si deve all’altro protagonista di que-               e in pace.
            sto breve racconto, il fratello di Francesco, Mario Pe-
            picelli. Mario è anch’egli un eroe, ma di un altro tipo.  Lottarono per un’idea
            Il suo lavoro inizia dove termina quello del fratello.
            Il 24 marzo tra le 14.30 e le 19.30 si compie il triste-
            mente noto Eccidio delle Fosse Ardeatine. Le opera-       di libertà della quale
            zioni  di  esumazione  e  riconoscimento  dei  corpi
            liberata. Mario non si dà pace e ogni giorno va alle dobbiamo avere cura
            iniziano a luglio del ’44, quando ormai Roma è stata

            cave, entra in quel luogo dell’orrore dove regna la
            morte. E’ Mario a riconoscere il fratello, è Mario a    affinché la loro morte
            darne la notizia a Olga, è Mario che, pur sapendo che
            il fratello era stato torturato, ha la forza di tenere per   non sia stata vana
            sé la verità e di dire alla cognata di non angosciarsi
            perché a via Tasso Francesco non aveva subito vio-
            lenze. Ma non fu così, lo sappiamo per certo. Il Pro-   l’epoca fosse stato a via Tasso, avendo la fortuna di
            fessor  Ascarelli  che  si  occupò  delle  operazioni  di  uscirne vivo, poté bene testimoniare il trattamento
            riconoscimento dei corpi stilò dei rapporti tanatolo-   che i nazisti riservavano ai prigionieri. Toccante e lu-
            gici. Quello di Francesco fu tale, da indurre Caruso a  cido il racconto del Carabiniere Angelo Ioppi, che
            richiedere  immediatamente  la  Medaglia  d’Oro  al     descrive dettagliatamente quanto fossero feroci le tor-
            Valor Militare alla Memoria (inizialmente avrebbe       ture nel carcere.
            dovuto  essere  d’argento).  Del  resto,  chiunque  al-  Francesco Pepicelli fece dunque una scelta, una scelta



            20 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 5 ANNO IV
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