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PAGINE DI STORIA
Francesco Pepicelli,
l’8 settembre 1943,
nel caos che seguì prima e dopo di lui, va a scuola a spintoni e a suon di
minacce, poi la svolta. Alla promessa del padre di man-
a un armistizio del darlo a fare il muratore se non ottiene buoni voti,
Franco (come in genere lo chiamano parenti e amici)
decide di arruolarsi e entrare nell’Arma. Sono anni di
quale nessuno era sacrifici e di soddisfazioni. Prima il corso per sottuffi-
ciali presso la Scuola Centrale dei Carabinieri Reali a
stato informato, Firenze e poi la guerra in Africa orientale. Franco è
ora un giovane uomo sicuro di sé e delle sue capacità.
fece la sua scelta Legge, studia, amplia la sua conoscenza e comincia a
scrivere poesie e discorsi per l’Arma. Sono parole e
versi d’altri tempi. Sono vocaboli ricercati e ormai de-
entrando nella sueti, usati dai nostri padri e dai nostri nonni.
Nella vita di Francesco poi compare lei, Olga, una
Resistenza donna riservata, delicata ma forte di Altavilla Irpina
(AV), con la quale si sposa il 3 giugno 1939 e da cui ha
una bimba, Biancamaria; entrambe sono gli amori della
clandestina dei sua vita. Olga e Franco sono una coppia come tante che,
tra sorrisi d’amore e qualche screzio, si vede catapultata
Carabinieri aderendo nel baratro di un’intera generazione: la Seconda Guerra
Mondiale. Franco è in gamba, lavora sodo e diventa
maresciallo; ma è un carabiniere in tempo di guerra e
alla “Banda Caruso” sta sempre con la valigia in mano. L’unico modo che la
giovane coppia ha di comunicare è scriversi lettere. Ec-
colo il bene prezioso che è arrivato fino a noi.
ruso”. L’epilogo della sua storia è noto: con altre 334 Roma 3 giugno 1940
persone, il 24 marzo, viene condotto alle Fosse Ardea- Papà e mamma carissimi,
tine e là ucciso con un colpo di pistola alla nuca. …E’ un anno oggi che io ho legato il mio nome al vostro,
Chi era Francesco prima del 24 marzo, prima dell’ar- il mio nome a quello di Olga e col nome, il mio destino e
resto e delle torture nel carcere di via Tasso? col destino, la mia stessa esistenza!... sono felice, siamo
Francesco nasce nel 1906 a Sant’Angelo a Cupolo in felici… vi abbraccio caramente. Vostro Franco”.
provincia di Benevento, ed è il più grande di cinque
figli, l’ultimo dei quali, Mario, è l’altro protagonista 21-7-1940
della nostra storia. La sua è un’infanzia serena, quasi Mammà carissima,
povera, il padre è un ferroviere e allo scoppio della … Olga che fa? Mi raccomando a voi di non farla “im-
Prima guerra mondiale parte militare. La famiglia in- poltronire” cerchi di muoversi, specie di buon mattino e
tanto si trasferisce a Benevento. La fame e la guerra si di sera. Il letto lo tenga molto distante, diversamente con
fanno sentire, ma il padre torna dal fronte e la vita pro- la vita comoda e sedentaria finirà per diventare grassa
segue tranquilla. Francesco, come tanti adolescenti come “Teresina”.
16 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 5 ANNO IV