Page 12 - Notiziario 2019-5
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PAGINE DI STORIA






                        In risposta il



                     Presidente del                                 valli di frisia e rotaie di ferrovia. Esisteva poi una se-


                      Consiglio Nitti                               conda linea di posti di blocco, rivolta verso l’Italia, pre-
                                                                    sidiata dal Regio Esercito. Veniva prescritta fermezza
                                                                    e era possibile aprire il fuoco sui veicoli che avessero
              dispose l’afflusso dei                                tentato il forzamento, mirando a ruote e cofano mo-
                                                                    tore. Anche i movimenti ferroviari sarebbero stati sot-
              reparti CC.RR. di 1^ e                                toposti a verifica da parte dei CC.RR. nella stazione
                                                                    di Mattuglie.
               8^ Armata e ordinò                                   D’Annunzio procedette ad organizzare un plebiscito
                                                                    in cui venisse chiesto ai fiumani di esprimersi sull’an-
                                                                    nessione. Era partito con trecento uomini e arrivato a
                d’intervenire con la                                Ronchi ne aveva già un migliaio. Dopo l’occupazione

                                                                    di Fiume, in poche settimane, riuscì a mettere in piedi
               massima decisione,                                   un esercito di circa cinquemila soldati. C’erano eroi di
                                                                    guerra come l’asso dei MAS, il capitano di corvetta
                                                                    Luigi Rizzo e i piloti Guido Keller e Ernesto Cabruna
                 salvo, poco dopo,                                  -  quest’ultimo  tenente  dell’Arma  -,  poeti  futuristi

                                                                    come Filippo Tommaso Marinetti, scrittori come Gio-
                  decidere per una                                  vanni  Comisso,  nazionalisti  e  avventurieri,  a  volte
                                                                    anche stranieri. Si registrò una situazione nuova nel
                                                                    Regio Esercito: coloro che avevano defezionato, so-
                   soluzione meno                                   prattutto gli ufficiali, rivendicavano di aver agito nel-

                                                                    l’interesse della Patria, che la loro disobbedienza avesse
                drastica. Nominato                                  quindi finalità positive. Era già accaduto, coi moti

                                                                    mazziniani della prima metà del secolo XIX, che unità
                      Commissario                                   militari avessero tradito il giuramento, ma lo avevano
                                                                    fatto per abbattere il regime vigente. Questa volta chi
                                                                    aderì al colpo di mano, almeno inizialmente, teneva a
                    Straordinario, il                               ribadire la propria fedeltà al re.

                                                                    Il giorno del plebiscito sull’annessione, il 26 ottobre
                Generale Badoglio                                   1919, 6.999 cittadini fiumani votarono a favore e sol-
                                                                    tanto 156 furono contrari.
                                                                    Intanto lo stato d’animo delle truppe continuava a de-
                  dispose di evitare                                stare preoccupazione e il generale Badoglio scrisse al

                                                                    governo che, se fosse stata ordinata l’occupazione di
               l’impiego delle armi                                 Fiume, non avrebbe potuto rispondere dell’obbedienza
                                                                    delle truppe. Stessa cosa sostenne l’ammiraglio Millo,
                                                                    governatore  della  Dalmazia  appena  occupata,  per
                   contro i rivoltosi                               quanto riguardava il proprio settore: in pratica si so-

                                                                    steneva che le Forze Armate avessero una volontà pro-



            12 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 5 ANNO IV
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