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PAGINE DI STORIA
GENERALE DI CORPO D’ARMATA
FRANCESCO SAVERIO GRAZIOLI
spetto del Patto di Londra, più Fiume in nome dei 14
punti wilsoniani. Quanta disinvoltura atteso che col ci-
tato Patto le sarebbero spettate aree abitate da genti
tedesche e slave! Assicurandosi Trieste, Istria, Dalma-
zia, parte delle isole dalmate e Fiume, nonché l’Alba-
nia, avrebbe ripreso il pieno dominio dell’Adriatico,
rinnovellando i fasti della Repubblica di Venezia. Si
oppose prima di tutto la Francia, sostenuta dalla Gran
Bretagna, in parte basandosi sulle idee del presidente
Wilson il cui apporto sarebbe stato fondamentale per
la ricostruzione europea post-bellica.
Le truppe italiane, al comando del generale di Corpo
d’Armata Francesco Saverio Grazioli, affluirono il 17
novembre 1918: nominalmente si trattava di un con-
tingente interalleato, poichè allineava anche un piccolo
battaglione statunitense. Anche la Regia Marina di-
slocò alcune unità al largo e nel porto di Fiume e i re-
parti croati si allontanarono.
Il comandante francese dell’armata che aveva tenuto
il Fronte di Salonicco, generale Traniè, col supporto del
proprio governo, per poter impiantare la base logistica
chiese di occupare porto, ferrovia, magazzini e aree per
l’accampamento del personale proprio e serbo. Ciò si-
gnificava evacuare parte delle unità italiane: per una
singolare serie di situazioni i croati, in precedenza ne-
mici, diventavano sostanzialmente alleati e gli italiani
degli antagonisti. Egli inoltre dislocandosi a Fiume,
diritto di autodeterminazione dei popoli. Da parte ita- essendo superiore in grado a Grazioli, avrebbe auto-
liana ci si sforzò a dimostrare che, a seconda di come maticamente assunto il comando del contingente inte-
fosse stato effettuato il sondaggio, dal 62% all’83% ralleato. Ottenuto le aree prefissate il 17 dicembre,
della popolazione urbana fosse italiana, ma ci si repli- inoltrò nuove richieste di spazi mentre in città si ripe-
cava che allargando l’analisi all’entroterra e al vicinis- tevano tafferugli e frizioni fra militari e civili, coi fran-
simo abitato di Sussak, le percentuali venissero ad cesi – presto supportati da britannici e statunitensi –
essere quasi capovolte, quindi di Fiume all’Italia ne- a tutela dell’elemento slavo.
anche a parlarne. Il Comando Interalleato retto da Grazioli schierava
La Francia, intanto, sostenne le ragioni slave e inviò oltre 14000 uomini, fra i quali 231 Carabinieri Reali
reparti col pretesto di costituire una base logistica per agli ordini del maggiore Abba. Questi erano divisi in
le truppe che dal Fronte di Salonicco erano avanzate 3 plotoni (439° in Fiume all’interno del comando della
verso ovest nei Balcani. polizia, 354° al Punto Franco e 378° a Sussak, il centro
Alla Conferenza di Pace di Parigi l’Italia chiese il ri- principale dell’hinterland a maggioranza slava) e 3 Se-
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