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CARABINIERI DA RICORDARE
IL CARABINIERE
ANTONIO
D’ANDREA
Medaglia d’Argento al Valor Militare
di GIOVANNI SALIERNO
eroica morte in battaglia del Carabiniere ma dignitoso, dai sani principi. Iniziò presto a esercitare
M.A.V.M. Antonio D’Andrea, come l’arte del muratore. All’età di 18 anni, il 26 giugno
scrive Don Antonio Pagano in un opu- 1922, si arruolò come volontario nell’Arma dei Carabi-
scolo commemorativo dedicato all’eroe nieri. Vennero il corso di formazione a Roma e la de-
L’“è il frutto di una rigorosa educazione stinazione, nella vicina Campania.
verso i sacri valori della patria, della fedeltà e della famiglia”. Allo scadere del triennio di ferma decise di tornare alla
Ed in effetti, ripercorrendo la vita del Carabiniere terra natìa, presso la sua famiglia. La campagna reclamava
D’Andrea si osserva facilmente come essa sia imperniata le sue braccia forti. Lì incontrò Concetta, buona e
su questi tre cardini. saggia donna potentina. Dal matrimonio nacquero tre
Antonio d’Andrea nacque il 29 aprile 1904 in frazione figli: Rosa nel 1929, Benedetto nel 1930 e per ultimo
Costa del comune di Mercato San Severino (SA), da Vincenzo nel 1936. Pensava, Antonio, di non staccarsi
Benedetto e Rosa Pisano. Quarto di cinque figli, ab- più dalla famiglia, da quella terra, dal suo lavoro. So-
bandonò presto gli studi per ragioni economiche. Erano praggiunse invece la mobilitazione in vista della guerra.
tempi duri. Il primo dopoguerra. L’instabilità sociale. Il 22 maggio 1940, come tanti, anche Antonio d’Andrea
Eppure, Antonio crebbe sereno in un ambiente umile venne richiamato. Riprese servizio nell’Arma e fu inviato
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