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PAGINE DI STORIA
PROCESSO CUOCOLO (1911-1912). GLI IMPUTATI CONDOTTI CON LE CATENELLE AI POLSI DAVANTI LA CORTE D’ASSISE DI VITERBO
Egli concludeva il documento con un monito severo, di far trasferire tutti gli agenti della polizia perchè evi-
non disgiunto da freddo pragmatismo: “… sarebbe ne- dentemente erano ritenuti in “contiguità” con la camorra
cessario: dare disposizione all’Autorità Giudiziaria di as- e chiese addirittura l’arresto per il Questore dell’epoca
secondare sempre meglio l’azione dell’Arma, poiché non di e tutti i poliziotti della Questura di Napoli.
rado si verificano concessioni di libertà provvisoria ed as- Le indicazioni, i suggerimenti di Anceschi rimasero in
soluzioni inopportune se non ingiuste. Impedire l’infiltra- gran parte lettera morta e si verificò quello che era stato
zione della politica a favore della malavita. Allontanare evidenziato e temuto: la malavita continuò ad esistere,
dalla circoscrizione tutti i funzionari ed agenti di P.S. na- anche se in sordina e, dopo il 2° conflitto mondiale, ri-
tivi del luogo o che abbiano parenti ed interessi nella loca- tornò in grande stile sulla scena civile e politico-ammi-
lità ove prestano servizio” . nistrativa dei nostri territori.
Non devono stupire questi ultimi suggerimenti, Ance- Mussolini aveva detto quel 26 maggio: “Quando finirà
schi, evidentemente doveva essere a conoscenza delle la lotta alla mafia? Finirà non solo quando non ci saranno
attività del capitano Carlo Fabroni, che aveva condotto più mafiosi, ma quando il ricordo della mafia sarà scomparso
un’operazione culminata, nel 1906, con l’arresto di molti definitivamente dal ricordo dei siciliani”. In effetti l’opera
camorristi. Questi, al termine del suo rapporto, propose rimase incompiuta. Il fascismo, in materia di ordine
NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 4 ANNO IV 29