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PAGINE DI STORIA






                                                                      Le attività condotte



                                                                   dal Maggiore Anceschi
            sana di quella popolazione ringrazia le autorità costituite,
            le autorità del regime fascista per l’opera necessaria di igiene
            che sarà continuata fino alla fine.” (Enzo Anceschi “I Ca-  tra novembre 1926
            rabinieri Reali contro la camorra. Una missione speciale
            negli anni venti” - Laurus Robuffo - pag.13).               e aprile 1927, nella
            Il brano è tratto dal discorso alla Camera dei Deputati
            il 26 maggio 1927, ricordato come il Discorso dell’Ascen-
            sione, dal Presidente del Consiglio del tempo, il cavaliere  zona dei Mazzoni
            Benito Mussolini. In esso comunicava lo scioglimento
            sinone, Latina, Napoli, Benevento e Campobasso. Non e nell’agro aversano
            della provincia di Caserta, smembrata fra quelle di Fro-

            credo di andare troppo lontano dalla realtà avanzando           permettevano
            l’ipotesi che fosse emersa una realtà che vedeva questa
            mafia infiltrata così a fondo nelle istituzioni, sì da ren-
            dere impossibile un loro controllo, se non frammen-               di individuare
            tando il territorio e facendo sì che le isole di camorra
            risultanti fossero minoranze di altre giurisdizioni pro-  ben 151 associazioni
            vinciali. Si prendeva atto del fatto che i vertici ammini-
            strativi provinciali – almeno a livello locale – fossero in
            molti casi invischiati nel tessuto camorristico e ad esso       per delinquere
            asserviti.
            Subito dopo aver parlato di questo maggiore dei Cara-
            binieri Vincenzo Anceschi, cui l’oratore aveva dato l’or-  essere l’intervento repressivo che aveva richiesto.
            dine “Liberatemi da questa delinquenza con ferro e fuoco!”,  Le statistiche fornite in quella prolusione possiamo di-
            venivano citate la mafia, la Sicilia e le attività di repres-  viderle in tre grandi aree: Mazzoni, Aversano e Nolano.
            sione condotte dal Prefetto Mori. Non credo che que-    I reati più diffusi nel Nolano, rispetto alle altre due zone,
            st’ordine di priorità sia stato casuale. Di mafia si parlava  erano le associazioni per delinquere, le rapine e i dan-
            da sempre, sin dal secolo precedente, ma ciò che inte-  neggiamenti, sintomo di attività estorsiva.
            ressava la Terra dei Mazzoni - area di Mondragone e     Incendi, violenze carnali, lesioni, furti, estorsioni e truffe
            Castelvolturno - e l’Agro Aversano, identificabile nel  presentavano un numero di casi maggiore nei Mazzoni,
            comprensorio che ospita Casal di Principe, San Ci-      mentre l’agro aversano spiccava per gli omicidi.
            priano d’Aversa, Villa Literno, Lusciano, Parete, etc.,  Per quanto concerne le attività condotte dall’Anceschi
            probabilmente  era  sembrato  eccezionale.  In  passato  tra novembre 1926 e aprile 1927, nella giurisdizione che
            quell’area era stata interessata al brigantaggio post-uni-  comprendeva la zona dei Mazzoni e l’agro aversano, ma
            tario, stavolta ci si era avveduti di qualcosa di assai più  non l’agro nolano e quello giuglianese, deduciamo che
            virulento e “cancerogeno” per la regolarità della vita delle  si registrarono 47 oltraggi, violenze e resistenze a pub-
            istituzioni pubbliche locali. Mussolini si preoccupava di  blico ufficiale; 151 associazioni per delinquere; 7 “falsità
            una criminalità più volte stigmatizzata anche dai quo-  in monete e in carte di pubblico credito”; 25 incendi; 8
            tidiani, più pericolosa di quella napoletana, neppure ci-  violenze carnali; 40 omicidi volontari; 3 omicidi colposi;
            tata nel suo discorso. Evidentemente prioritario doveva  15 mancati omicidi; 84 lesioni; 199 furti; 19 rapine; 5



                                                                     NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 4 ANNO IV  25
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