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CRONACHE DI IERI
latitanti non potevano essere lon-
tano. Contadini, viandanti, ogni in-
dividuo sospetto fu interrogato. Nel giro
di poche ore giunse voce che il Manzo, con
tutta la banda, si trovava nel casino: “Grella della
Bufera” nei pressi di Frigento non molto distante
dal luogo ove erano di stanza le forze governative. Al
sopraggiungere della “soffiata” il Capitano Pistis prese
il comando dell’intera operazione. Divise lo squadrone
in tre colonne e si diresse al galoppo verso il luogo so-
spetto. I briganti che effettivamente si trovavano nel
casino indicato, all’apparire dei primi carabinieri ri-
sposero con “una grandinata di palle”. Una pallottola di
moschetto colpì il Pistis “al terzo medio della coscia
sinistra” mettendolo fuori combattimento. Un’altra
tirata dal lato opposto a quello della porta d’ingresso
uccise all’istante il Carabiniere Carlo Caccia della
Stazione di Valata. Pur ferito il Capitano Pistis diede
l’ordine d'intensificare il fuoco contro la toppa che
SCIABOLA DA UFFICIALE MOD. 1888, bloccava la porta d’ingresso. L’asse di legno fu spezzato.
APPARTENUTA AL COLONNELLO VIRGILIO A questo punto il Tenente Pecchioli e due carabinieri
PECCHIOLI. SULLA LAMA È INCISA LA
SCRITTA (NEL RIQUADRO) “RICORDO PER riuscirono a penetrare per primi all’interno della
LA DISTRUZIONE DELLA BANDA MANZI, IL cascina. Poi tutti gli altri. Seguì un combattimento
PREFETTO CASALIS”. LA SCIABOLA È
ESPOSTA AL MUSEO STORICO DELL’ARMA corpo a corpo durante il quale caddero i componenti
soldati del 50° Reggimento di Fanteria comandati dal
la cascina fu circondata. I latitanti e l’intera banda La latitanza terminò
Tenente Melchiorre Benvenuti. Nel giorno stabilito
avevano le ore contate. All’entusiasmo iniziale subentrò
tuttavia lo sconforto e la disperazione. I banditi effet- con l’assalto
tivamente erano stati in quella cascina nottetempo.
Insospettiti però dal via vai di persone sconosciute al casino “Grella
l’avevano abbandonata prima dell’arrivo dei carabinieri.
Alle quattordici giungevano sul posto il Prefetto e il
Capitano Pistis, comandante dei Carabinieri della della Bufera”
provincia di Avellino. A loro si presentò con volto ad-
dolorato il Tenente Pecchioli per riferire l’esito negativo di Frigento (AV)
dell’operazione. Quando tutto ormai sembrava perduto
il capitano diede l’ordine d’incentivare le ricerche. I
76 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 3 ANNO IV