Page 73 - Notiziario 2019-3
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CRONACHE DI IERI












                                                                    Crescini penetrarono all’interno dello stabile e arre-
                                                                    starono i quattro malviventi sequestrando le altre armi
                                                                    in  loro  possesso.  I  malfattori,  ferri  ai  polsi,  furono
                                                                    tradotti nel carcere di Pescara e posti a disposizione
                                                                    del Giudice Istruttore di Chieti. L’arresto dei primi
                                                                    quattro latitanti fu accolto con un sospiro di sollievo
                                                                    da più parti. Emblematiche le parole del Comandante
                                                                    della Legione di Bari rivolte al Signor Comandante
                                                                    Generale dell’Arma: “Questo segnalato servizio ha ridonato
                                                                    la tranquillità e la sicurezza nelle provincie degli Abbruzzi
                                                                    e segnatamente nei circondari di Vasto e Larino dove quei
                                                                    malviventi avevano già seminato sgomento e terrore ricor-
                                IL MARESCIALLO                      dando le stragi da essi compiute. Il sottoscritto è pertanto
                              CHIAFFREDO BERGIA
                                                                    lieto di annunziare i risultati ottenuti e si farà doverosa
                                                                    premura di proporre una speciale ricompensa onorifica al


            Filippo  Pelicoro,  Paolo  Casola)  e  un  drappello  di  I primi quattro banditi
            diciotto militari del 26° Reggimento Fanteria comandato
            dal sergente Giuseppe Lamagni. L’intera colonna, alle
            quindici dell’8 marzo 1872, mosse da San Buono per             trovarono riparo
            raggiungere l’obiettivo. All’imbrunire di quella stessa
            giornata lo schieramento aveva circondato la masseria.     in una masseria ove
            Scattò, quindi, l’operazione. Con un guizzo improvviso
            il  Maresciallo  Bergia  e  il  Brigadiere  Crescini  si
            portarono a ridosso della porta d’ingresso. Con una             furono scoperti
            spranga di legno bloccarono la maniglia precludendo
            ogni via di fuga ai briganti barricati all’interno. Da             e catturati dal
            più parti si alzarono grida d’invito alla resa. Dall’interno
            della  cascina,  però,  nessun  sibilo  fuorusciva.  La
            situazione  rischiava  di  precipitare  nello  scontro  a    MarescialloBergia
            fuoco da un momento all’altro. Ormai sera. Occorreva
            un’azione risolutiva. Un’idea brillante che avesse sbloc-      e dai Carabinieri
            cato la situazione di stallo. All’improvviso, mentre il
            Crescini rimaneva di guardia alla porta, il Bergia, si     della Brigata Mobile
            portò sul retro e ordinò di praticare un foro tra il tetto
            e  il  muro  della  cascina.  Attraverso  la  feritoia  era
            possibile far fuoco all’interno senza essere colpiti. A         appositamente
            questo punto i briganti, non avendo scampo, decisero
            di arrendersi e dal foro consegnarono al Bergia quattro                costituita
            fucili  e  una  pistola.  Ottenuta  la  resa  il  Bergia  e  il




                                                                     NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 3 ANNO IV  73
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