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PAGINE DI STORIA
di BENOÎT HABERBUSCH
GLI ITALIANI IN FRANCIA
C onsiderato come l’ultimo Nel 1914, gli Italiani rappresentano la principale co-
E LA MOBILITAZIONE
“poilu” [nomignolo dato
al fante francese della
Prima Guerra Mon-
munità straniera in Francia, con più di 420.000 mem-
bri. Immigrati per ragioni economiche, vengono
diale. Ndr.] sopravvis-
impiegati in lavori pesanti nell’agricoltura, nell’indu-
suto, Lazare (o Lazzaro)
Ponticelli (1897-2008),
stria (tessile e mineraria) e soprattutto nell’edilizia. Essi
nato a Cordani, in pro-
franco-italiana, a Lione, Parigi e nel Nord-Est.
vincia di Piacenza, seb-
Come tutti i cittadini di origine straniera, sono oggetto
bene di origine italiana, a soli 16 anni aveva deciso di sono presenti principalmente nelle regioni di frontiera
arruolarsi nella Legione Straniera, per gratitudine verso di regolare sorveglianza da parte della Gendarmeria
la Nazione che lo aveva accolto. Come italiano è asse- Nazionale attraverso la sua fitta maglia di brigate [le
gnato al 4° Reggimento di Marcia, ovvero alla Legione equivalenti delle stazioni carabinieri. Ndr] distribuite
“garibaldina” guidata dai nipoti di Giuseppe Garibaldi, sul territorio. Le forze dell’ordine temono in particolare
e con questa è al fronte nelle Argonne. Quando nel eccessi xenofobi come quelli che hanno portato al mas-
marzo 1915 il reggimento è sciolto, Ponticelli ritorna sacro degli Italiani a Aigues-Mortes nell’ agosto 1897
a Parigi, dove viene preso in consegna da due gendarmi o ai disordini di Bruley (Meurthe-et-Moselle) il 20 lu-
e condotto a Torino per la chiamata alle armi del suo glio del 1914, quando decine di operai francesi si sono
Paese natale. Ponticelli manterrà un ricordo molto vi- riuniti per cacciare i lavoratori italiani dai cantieri della
vido di questo avvenimento. regione.
Al di là di questo aneddoto, gli archivi della Gendarme- Di fronte al conflitto imminente, il ruolo primario del
ria francese mostrano un aspetto poco noto delle rela- gendarme è quello di assicurare la fase cruciale della
zioni franco-italiane durante la Grande Guerra, relativo mobilizzazione generale, che deve permettere ai
alle sorti riservate agli Italiani di Francia in età di servi- 3.877.000 francesi, chiamati alle armi, di raggiungere
zio militare e a quelle delle “prévôtés” francesi (unità di al più presto la loro unità d’appartenenza. Grazie al-
polizia militare della Gendarmeria) inviati sul fronte ita- l’esperienza maturata durante la guerra del 1870, la
liano o inquadrati da militari italiani in Francia. Gendarmeria è esperta in questa attività. I risultati ol-
NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 3 ANNO IV 29