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PAGINE DI STORIA
“GENDARMI DIPARTIMENTALI CICLISTI NEL 1916”
(© MUSEO DELLA GENDARMERIA NAZIONALE, MELUN)
delle Alte e Basse Alpi, i gendarmi constatano l’afflusso riformati, soggetti troppo anziani, impiegati nell’eser-
di giovani italiani che cercano di sfuggire alla vigilanza cito francese, ecc.). Il caso dei figli di italiani nati in
delle autorità locali e delle forze dell’ordine. Francia è rivelatore della complessità della situazione:
Fino al marzo 1916, le autorità francesi si mostrano numerosi tra loro sono considerati disertori dalla legge
piuttosto indulgenti; ma, dopo questa data, a seguito di militare italiana, sebbene la legge francese del 26 giu-
un accordo franco-italiano, i gendarmi francesi diven- gno 1889 sulla nazionalità li consideri come francesi.
tano più zelanti nella ricerca dei renitenti e disertori Alcuni non parlano neanche più l’italiano, come Jo-
italiani, che devono essere riaccompagnati nelle sta- seph Bonello arrivato in Francia all’età di 2 mesi.
zioni di Ventimiglia e di Modane. L’ambasciatore Charles-Julien Leschiera, nato a Lille, spiega ai gen-
d’Italia in Francia non esita a motivare i gendarmi e i darmi di Avignone, venuti per arrestarlo nel maggio
poliziotti con una ricompensa monetaria. I risultati va- 1916, che egli attende d’avere 21 anni per arruolarsi
riano da un dipartimento all’altro, andando dai 32 fer- nell’esercito francese.
mati in Meurthe-et-Moselle, ai 156 nei Vosgi e ai 200 Altra categoria a beneficiare di una severità a geometria
nella Vaucluse. variabile, gli operai italiani che lavorano in Francia,
Questo divario si spiega in parte anche con difformità spesso considerati come una compensazione dell’aiuto
interpretative, errori e lacune normative (posizione dei militare apportato dalla Francia al suo vicino transalpino.
NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 3 ANNO IV 31