Page 75 - Notiziario 2019-1
P. 75

CRONACHE DI IERI













            in quel giorno aveva già fatto una delle solite scenate op-  poca profondità detti incarico ai miei lavoranti (…) di
            ponendosi alla mia volontà di far cuocere il pane nel mio  farmi una fossa e piantarmi due piedi di fico in un’altra
            forno a certo Violi Francesco, che lavorava in quel casale.  località del detto mio orto. (…) nella notte, tolsi la Lucia
            Verso un’ora di notte [ovvero un’ora dopo il tramonto]  dalla fossa, ove prima giaceva, (…) e in quella fossa più
            il “Capoccetto”, del quale ignoro il nome e che sta a lavorare  profonda la riposi, e dove rimase fino a che non fu scoperto
            con Taddei al Ponte Nomentano [dalle indagini si appurò,  il fatto. – l’Angelelli poi proseguì ribattendo le affer-
            poi, essere tale Emiliano Cardone], venne a chiedere    mazioni del figlio che aveva dichiarato di averlo visto
            un litro di vino, ed io discesi nella sottostante bottega per  issare il corpo della convivente ad una trave del soffitto
            darglielo.  Con  me  venne  la  Lucia,  la  quale,  lungi  da  della camera da letto e negando di avere sferrato delle
            ritornare al letto, rimase col detto Capoccetto a giuocarsi a  coltellate alla donna sia prima che dopo dell’omicidio
            carte  il  vino,  e  con  loro  erano  Casini  Fabio,  Pellegrini  – … se sul suo cadavere, come mi dite, furono riscontrati
            Francesco e due operai (…). – erano tutti cottimisti al-  due colpi di coltello ad una coscia io non vi so dare altra
            loggiati temporaneamente in una stanza al pian terreno  spiegazione all’infuori di quella che, giacendo nella seconda
            della casa dell’Angelelli, ai quali questi chiese una di-  fossa quelle lesioni fossero state (…) cagionate [da] alcuni
            chiarazione scritta, mai ottenuta, attestante l’allonta-  ragazzi  [che]  andavano  saggiando  il  terreno  con  un
            namento  della  Montanucci  –.  Ritornato  al  letto  più  canna».
            volte richiamai la Lucia perché smettesse di giocare, ma  Le indagini proseguirono con la raccolta delle testi-
            essa, non prima delle 11, avvinazzata come il solito, salì  monianze delle persone in grado di riferire informazioni
            sopra e prima di entrare nella camera mia, passando per  utili  alla  ricostruzione  della  vicenda  pregressa  e  so-
            quella ove dormivano i tre miei figliuoli, dette loro delle  prattutto del delitto e ovviamente con l’interrogatorio
            solenni  sculacciate.  Di  ciò  mi  dolsi  aspramente  con  la  di Antonio Marcantonio, accusato di correità dall’An-
            Lucia, ma costei rivoltasi contro di me mi dette un sonoro  gelelli. Il Marcantonio, chiamato a comparire presso
            schiaffo, ed io allora pensai che era giunto il momento di  Regina Coeli il 19 dicembre, respinse tutte le accuse
            farla con lei finita. La Lucia si adagiò sul letto e fu colta  che  gli  erano  state  rivolte  ed  anzi  chiese  di  essere
            subito dal sonno. Io allora, presa una fune, la legai da l’un  messo a confronto con l’Angelelli; prelevato l’accusatore
            dei capi allo scanno del letto, e avvoltala attorno al collo  dalla  cella  l’atto  si  compì  immediatamente  e  fu  in
            della Lucia, serrai forte dall’altro rendendola per tal modo  questo  momento  che  il  Marcantonio  con  veemenza
            in breve istante cadavere. Dopo di ciò la misi in un sacco  confutò e ribatté le affermazioni che gli rivolse nuova-
            e la portai nel vicino orto. Ivi giunto (potevano essere le 2  mente  Gaetano  Angelelli,  affermando  che  in  quella
            ant.) vidi un uomo che riconobbi essere Marcantonio An-  notte  egli  era  a  dormire  nell’alloggio  riservato  ai
            tonio, che mi stava rubando i broccoli. A lui per necessità  lavoranti  della  tenuta,  posto  piuttosto  lontano  dal
            dovetti svelare tutto, raccontandogli il segreto, e gli diedi  luogo dell’orrore.
            lire dieci per farmi una fossa ove la Lucia fu seppellita. E  La lettura degli atti ci consente di apprendere che tutti
            poiché  il  Marcantonio  diceva  di  essere  creditore  della  i compagni del Marcantonio affermarono di non aver
            Lucia di Lire 6, nel seppellirla le diede un colpo di zappa  mai  visto  o  essersi  accorti  di  questi  uscire  a  notte
            tra  il  fianco  e  la  schiena  -  pronunziando  le  seguenti  fonda dalla capanna. Domenico Marinelli, il responsabile
            parole - “Se le sei lire me le hai date possa io andare al-  a cui loro ed altri salariati facevano capo per i lavori
            l’infermo, se no che vi possa andare tu”. Dopo quattro o  nella tenuta, dichiarò, ad esempio, che tutti i lavoranti
            cinque  giorni  dal  fatto,  temendo  che  il  cadavere  avesse  salariati,  assunti  per  brevi  periodi,  alloggiando  nella
            potuto  essere  scoverto  dagli  animali,  perché  seppellito  a  capanna allestita per ospitarli, si trovavano a dormire



                                                                     NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 1 ANNO IV  75
   70   71   72   73   74   75   76   77   78   79   80