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CRONACHE DI IERI
“DELL’OMICIDIO” NEL CODICE PENALE ZANARDELLI
Il Codice Penale Zanardelli, promosso nel 1889 dal Ministro di Grazia e Giustizia Giuseppe Zanardelli dal
quale prese il nome, entrò in vigore il 1° gennaio 1890. Nel momento in cui venne istruito il procedimento
a carico dell’assassino della Montanucci dunque erano poco più di undici anni che le Procure del Regno si
erano informate alla nuova codifcazione.
Gaetano Angelelli venne imputato di omicidio volontario, ovvero, come si legge negli atti processuali, per le
fattispecie di reato e le circostanze aggravanti previste agli articoli 364 e 366 co. 2° del c.p.. Contemplati nel
libro II dei delitti in ispecie, titolo IX dei delitti contro la persona, capo I dell’omicidio, l’articolo 364 recitava la-
pidariamente: “Chiunque, a fne di uccidere, cagiona la morte di alcuno, è punito con la reclusione da diciotto a
ventun anno”, e l’articolo 366, che prevedeva una serie di circostanze aggravanti: “Si applica la pena
dell’ergastolo, se il delitto preveduto nell’articolo 364 sia commesso: 1° [omissis], 2° con premeditazione (…)”.
L’Angelelli, dunque, riconosciuto colpevole delle condotte prevedute da questi due articoli del codice
penale, colpevolezza mitigata, però, dalle attenuanti generiche previste dall’articolo 59 dello stesso codice,
venne condannato dalla Corte d’Assise di Roma alla pena della reclusione per trent’anni, alla quale si
aggiunsero alcune pene accessorie.
di ricorso in Cassazione, ma il supremo organo giuri- è sepolta? Vieni con me. E mi condusse all’estremità dell’orto
sdizionale nell’udienza del 6 settembre 1901 si pronunciò e prendendo una canna ben acuminata l’affondò nel terreno,
per il rigetto confermando le pene inflitte dalla Corte e ritiratala mi fece vedere che veniva trasportata della
d’Assise. Dalla morte della Montanucci, avvenuta nella carne fradicia e puzzolente. Esso Santini (sic!) mi disse
notte tra il 15 e il 16 novembre del 1900, e dalla che sua madre era stata prima sepolta in un vicino sito che
scoperta del delitto, dieci giorni più tardi, il procedimento m’indicò e poi era stata trasportata ove fece il saggio con la
penale a carico dell’assassino era stato dunque definito canna. Mi raccontò pure che egli la vide quando s’appiccò
in meno di un anno. Il Maresciallo Segaricci non con una fune su di un travicello soprastante il letto, ed ag-
aveva indicato nel verbale chi fosse stata la persona giunse che prima di spingersi a tale passo raccomandò di
confidente dalla quale aveva ricevuto la notizia, ma essere sepolta in una fossa da lei indicata».
dalla lettura delle carte processuali si rileva che questi Sia il Casini che il Marcantonio avevano avvertito,
era stato verosimilmente proprio Antonio Marcantonio. poi, il loro capolavoro Marinelli e, con questi, ritornati
Il Marcantonio, sentito una prima volta dagli inquirenti sul luogo del presunto interramento del cadavere, sag-
quando era ancora soltanto una persona informata sui giando ancora una volta il terreno, tirarono nuovamente
fatti, aveva riferito di aver chiesto all’Angelelli dove si materia organica maleodorante. A questo punto il so-
trovasse Lucia Montanucci in quanto egli vantava un spetto del macabro ritrovamento aveva indotto il Ma-
credito di sei lire che voleva gli fosse saldato. Non rinelli ad ordinare al Marcantonio di correre imme-
avendo ottenuto una risposta soddisfacente aveva diatamente ad informare i Carabinieri o la Pubblica
preteso la corresponsione del danaro dall’Angelelli, es- Sicurezza, cosa che lo stesso Marcantonio dichiarò di
sendo il convivente della donna, ma questi lo aveva li- aver fatto.
quidato con superficialità non aderendo alla richiesta. Era stata poi l’Arma di Portonaccio che, sul posto, in
Nel frattempo Santino Angelelli, il figlio maggiore pochissime ore aveva accertato la verità dell’episodio,
dell’assassino, come riferito dal teste Fabio Casini, scoprendo e ponendo in arresto l’omicida e in sequestro
aveva dimostrato di conoscere la sorte della Montanucci. gli strumenti con i quali era stato consumato il delitto
Infatti, dalle dichiarazioni del Casini: «Dopo pochi (la corda) e le cose pertinenti al reato (il sacco di iuta).
giorni (…) Santino mi disse “Vuoi sapere dove la mamma Gianluca Amore
NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 1 ANNO IV 77