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PAGINE DI STORIA
LETTERA DEL SOTTOTENENTE
FERRUCCIO GALLIOT SULLA
PERMANENZA AL VILLAGGIO SAVOIA
Malgrado i continui rastrellamenti inglesi, erano state usando dei fusti vuoti di carburante. Una volta ricon-
create delle squadre miste, composte da coloni e mili- quistata la zona dalle truppe tedesche alcuni carabinieri
tari italiani, per la riparazione delle strade e la rimo- erano stati fatti vestire con le poche divise, in prece-
zione di eventuali ostacoli, nel caso in cui si fosse denza occultate, per essere inviati in perlustrazione
verificata l’avanzata delle truppe italo tedesche con il lungo la statale, a bordo di motociclette recuperate for-
ripiegamento inglese. tunosamente. Le accurate perlustrazioni in favore
I militari dell’Arma avevano poi organizzato dei piccoli anche dei vicini villaggi Giovanni Berta e Beda Littoria
nuclei di sabotaggio. Tra le operazioni eseguite, l’inter- si erano protratte per circa 20 giorni oltre il passaggio
ruzione della linea telefonica del Comando Superiore delle truppe dell’Asse, non essendo rimasto alcun rea-
inglese. parto a presidio del territorio.
Verso la fine del mese di gennaio 1942 iniziavano a Poi le attività dei carabinieri paracadutisti erano state
manifestarsi i segni di un cedimento inglese. Il 1º feb- interrotte a seguito dell’ordine emanato dal Comando
braio 1942 le retroguardie inglesi avevano fatto saltare Presidio di Barce, che ne disponeva il rientro in Tripoli.
i ponti e subito dopo era iniziato il loro ripiegamento. Con un apposito mezzo il resto dei carabinieri paraca-
La notizia era la riprova del fatto che l’avanzata delle dutisti, sfuggiti per due mesi agli inglesi ed agli arabi,
truppe italo tedesche era prossima. rientravano a Tripoli fatta eccezione per un piccolo nu-
Il Tenente Mollo, tramite squadre di civili e militari, cleo lasciato in zona in servizio territoriale.
aveva ripristinano alla meglio i piccoli ponti stradali Enrico Cursi
NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 1 ANNO IV 61