Page 63 - Notiziario 2019-1
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CRONACHE DI IERI







                        LA BATTAGLIA SULL’OMO



                    BOTTEGO FU COMBATTUTA


                            IL 5 GIUGNO 1941, NEL


                            GIORNO DELLA FESTA



                                               DELL’ARMA








                                                      di GIOVANNI SALIERNO





                            ui fronti dell’Africa Orientale Italiana  dell’Africa Italiana (P.A.I.), che avrebbe dovuto con-
                            l’Arma  dei  Carabinieri  fu  impegnata  segnarla agli inglesi. Sino ad allora nella capitale aveva
                            principalmente nella repressione della  operato  il  Gruppo  Carabinieri  di  Addis  Abeba  tra-
                            guerriglia  fomentata  dagli  inglesi  e  sformato (lo stesso 1° aprile) da reparto territoriale a
                            nelle operazioni militari al fianco delle  unità mobilitata. All’atto formale della consegna delle
                            truppe del Regio Esercito. Il 1° aprile  chiavi (5 aprile 1941) anche al Gruppo Carabinieri,
            S1941, il grosso delle forze italiane di                rimasto  a  disposizione  del  Generale  Mambrini,  era
            stanza  ad  Asmara  (attuale  Eritrea)  fu  costretto  a  stato dato l’ordine di lasciare la città e raggiungere a
            ripiegare verso l’interno sotto la pressione dell’offensiva  Succurrù, oltre l’Omo Bottego il Generale Scala. Il re-
            britannica. Il Vice Re Amedeo di Savoia Duca d’Aosta    parto era composto da 747 uomini: 211 nazionali, in
            si portò con il suo Stato Maggiore sull’Amba Alagi      maggioranza militari dell'Arma e 536 coloniali (Zaptiè
            (attuale  Etiopia)  mentre  il  comando  delle  truppe  addestrati dagli stessi carabinieri). L’unità era suddivisa
            italiane, retto dal Generale Scala, ripiegò a Succurrù  in quindici nuclei uno per ogni fortino dislocato nella
            (Sokuro) località a sud oltre l’Omo Bottego (un fiume   vasta  area  su  cui  si  estendeva  la  provincia  di  Addis
            lungo  760  chilometri  che  taglia  in  due  il  quadrante  Abeba. L’ordine di marcia prevedeva che tutti i nuclei
            sud-occidentale del territorio etiopico). Il Comando    convergessero e si riunissero a Uolisò (Woliso), città
            Superiore  Carabinieri  dell’Africa  Orientale  Italiana  dislocata sulla direttrice per raggiungere l’Omo Bottego.
            retto  dal  Generale  Lionetto  Taddei  trovò  riparo  a  L’impresa era tutt’altro che facile da compiersi sia per
            Gimma. La travolgente avanzata nemica costrinse le      gli assillanti bombardamenti dell’aviazione britannica
            truppe  italiane  ad  evacuare  e  consegnare  la  stessa  sia  per  gli  attacchi  delle  bande  di  ribelli.  Alle  ore
            Addis  Abeba,  dichiarata  città  aperta  per  sottrarre  la  dodici in punto venne dato l’ordine di lasciare Addis
            popolazione civile agli effetti nefasti dei bombardamenti.  Abeba.  Contemporaneamente  dai  nuclei  distaccati
            Il comando della città era rimasto nelle mani del Ge-   partirono uomini e mezzi per ricongiungersi a Uolisò.
            nerale Mambrini, in quel periodo capo della Polizia     La  marcia  verso  il  punto  di  raccolta  non  presentò



                                                                     NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 1 ANNO IV  63
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