Page 51 - Notiziario 2019-1
P. 51
PAGINE DI STORIA
Quella guerra mal sultati auspicati e quelli conseguiti. In effetti furono pro-
prio i comandanti a difettare di energie fisiche e morali,
diretta e mal lasciando al proprio destino il personale, che riuscì ad
erogare il proprio fuoco disturbando comunque il ripie-
condotta, oltre alle gamento. Del resto queste azioni non determinarono
catture e perdite significative agli Austriaci, e di per sé
ciò testimonia della loro scarsa incisività. Mentre sosta-
sconfitte di Custoza vano in vetta, i pochi che avevano seguito il Pedranzini
ebbero modo di individuare l’accampamento austriaco
e Lissa, lasciava ben oltre Spondalunga, almeno 200 uomini, ma il mancato
arrivo della colonna Zambelli non consentiva di ingag-
giare lo scontro.
poco da ricordare, e Pedranzini a quel punto disponeva di una quarantina di
uomini, fra i quali 19 Guardie Doganali, troppo pochi
gli scontri nell’area per sbarrare la ritirata agli Austriaci. Dopo aver valutato
più opzioni individuò alla I Cantoniera dello Stelvio un
numeroso gruppo di soldati nemici. Dal suo racconto –
di Bormio erano confermato dai testimoni – traspare che, forse disperato
per l’occasione perduta per la patetica, a volte comica
uno dei pochi serie di errori susseguitisi nel corso della salita, pratica-
mente da solo si avventò contro l’edificio, catturandovi
successi, oltre a 65 prigionieri, l’intero distaccamento ivi presente. Per
convincerli alla resa fece credere ai nemici d’essere ac-
cerchiati provocando il rotolamento di massi e sparando
quello di Bezzecca da più posizioni, sorretto a distanza dal fuoco, poten-
zialmente pericoloso anche per lui, dei suoi uomini ri-
colto da Garibaldi masti indietro, e assistito da presso da 4-5 elementi,
evidentemente i più coraggiosi, che lo raggiunsero alla
spicciolata.
Nel combattimento di Ponte del Diavolo rimasero feriti
mento generale delle operazioni già deciso altrove, che alcuni imperiali che i RR.CC. che procedevano in avan-
sarebbe stato inutilmente rischioso cercare di ampliare. guardia alla colonna della G.N., catturarono a Bormio,
Oltretutto probabilmente sperava che il Pedranzini e le ove attendevano di esser sgomberati.
colonne mandate a compiere l’aggiramento riuscissero a Il giorno seguente, temendo che le gallerie della strada
conseguire un ulteriore risultato. fossero state minate dagli austriaci, fu necessario pro-
Gli Austriaci ai Bagni Vecchi ripiegarono al mattino cedere ad una pericolosa ricognizione, che fu eseguita,
quando aliquote delle colonne inviate nella notte col Pe- come indica la relazione della Legione GN, dal “Briga-
dranzini li attaccarono, secondo il Guicciardi con suc- diere dei CC.RR. Angelo Bruschi, bresciano” (in effetti il
cesso. Piuttosto inefficace sarebbe invece stata la Vice Brigadiere Luigi Braschi), col Capitano Morelli e
partecipazione delle colonne Salis e Rizzardi, a parere un milite della G.N.. Essi ispezionarono le gallerie, ri-
del Pedranzini. Al proposito propenderei per il punto di scontrando la ritirata degli Austriaci e, soprattutto, che
vista del bormino, che avendo la possibilità di conoscere non vi fossero rischi di esplosioni.
l’andamento generale dell’azione e come la stessa fosse Secondo la relazione ufficiale di Guicciardi, al prezzo
stata pianificata, non poteva non rilevare il divario fra ri- di 5 feriti, erano state inflitte perdite pari a 5 morti, 7
NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 1 ANNO IV 51