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PAGINE DI STORIA
STRALCIO DELL’ODE AL CAPITANO VITTORIO BELLIPANNI
DECLAMATA DA D’ANNUNZIO DURANTE I FUNERALI
gli conferì una medaglia d’oro che, al di là del suo valore Sono convinto che il Vate, il poeta ed il guerriero al di
intrinseco, suggellava l’enorme riconoscimento che egli là dei suoi affettati moti oratori, con cui declamava le
tributava a Cabruna: «…conferisco la medaglia d’oro al gesta eroiche di soldati e Carabinieri, serbasse un for-
mio legionario Ernesto Cabruna, già mio glorioso compagno tissimo rispetto, stima e ammirazione verso l’Arma,
d’ala della III Armata. Egli fu il primo aviatore giunto a probabilmente invidiando il forte spirito di apparte-
Fiume da me occupata». nenza dei suoi componenti, il saldo credo nei valori
D’Annunzio e i Carabinieri hanno intessuto e co- Patrii e la professione delle migliori virtù militari. Tutti
struito un rapporto intenso, alterno, ambivalente che ideali allo zenit di una coscienza a cui, comunque ed a
occupa lo spazio di appena 4 anni. Insieme hanno at- suo modo, d’Annunzio si è ispirato ma che non ha mai
traversato e vissuto uno dei periodi più drammatici e saputo, o voluto, adeguatamente interpretare e coeren-
dolorosi della storia d’Italia. Tre Carabinieri per tre temente praticare.
storie diverse: il primo, Vittorio Bellipanni, gli fu com- A chiusura, un’annotazione. Dov’è ubicata la caserma
militone nella prima guerra mondiale; il secondo, sede del Comando Provinciale Carabinieri di Pescara,
Rocco Vadalà, lo fronteggiò a Fiume, dopo il conflitto; città natale del Vate? In viale Gabriele d’Annunzio,
il terzo, Cabruna, con lui condivise entrambe le dram- naturalmente!
matiche e infelici esperienze. Marco Riscaldati
NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 1 ANNO IV 23