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CURIOSANDO NEL MUSEO DELL’ARMA













                                                                    grazie al sottostante bottone a pulsante ideato dall’armiere
                                                                    Manceaux nel 1818. Su questa, in un ampio e complesso
                                                                    cartiglio è incisa la scritta Armèe des Vosges/1870-1871.
                                                                    Al di sotto, l’unica parte completamente liscia e priva di
                                                                    fregi, presso la base dell’impugnatura, è riportato il nome
                                                                    del fabbricante L. Bernard S. Paris. Sulla valva esterna,
                                                                    in  una  cornice  semi-ovale  fiancheggiata  da  un  tralcio
                                                                    d’alloro e uno di quercia, appare la scritta in rilievo in ca-
                                                                    ratteri  gotici  A  Ricciotti  Garibaldi/1870-1871/  la  4 me
                                                                    Brigade. Sul pannello interno dell’impugnatura, poi, com-
                                                                    paiono i nomi delle località ove i garibaldini combatterono:
                                                                    Chatillon; Autun; Champ d’Oiseau; Monbard; Baigneux;
                                                                    Messigny; Poully” (C. Calamandrei).
                                                                    Sebbene  quest’arma  appaia  un  oggetto  sovraccarico
                                                                    per il gusto di oggi, certamente non lo era per quello
                                                                    dell’epoca e colpisce proprio per l’eleganza e la ricchezza
                                                                    dei dettagli realizzati con cura e precisione maniacali.
                                                                    Interessante  è  anche  una  spada  d’Onore recante  lo
                                                                    stemma della città di Genova con la corona turrita ad
                                                                    indicare  la  municipalità,  donata  dalla  città  ligure  a
                                                                    Nino Bixio, come riporta la scritta corsiva sulla lama,
                                                                    forbita su fondo brunito in nero-azzurro: A Nino Bixio
                                                                    - e, sul lato opposto - Genova 6 maggio 1861.
                                                                    Ad integrare l’esposizione, anche una piccola raccolta
                                                                    di armi bianche appartenute, nel corso della storia, ai
                                                                    Carabinieri che pure ebbero stretti contatti con Garibaldi,
                                                                    talora con compiti ingrati: furono infatti i militari del
                                                                    Corpo  ad  eseguire,  per  ben  tre  volte,  gli  ordini  di
                                                                    arresto riferiti al generale che, con le sue imprevedibili
                                                                    iniziative, rischiava di compromettere l’azione del Go-
                                                                    verno: una prima volta a Chiavari nel 1849, poi a Si-
                                                                    nalunga  nel  1867  e,  sul  finire  dello  stesso  anno,  a
                                                                    Figline Valdarno.
                                                                    Una sequenza di immagini e di suoni in videoproiezione
                                                                    ha completato il percorso espositivo facendo sì che il
          SPADA D'ONORE DI TIPOLOGIA                                visitatore potesse immergersi completamente in quel
          FRANCESE RISALENTE
          AL PRIMO IMPERO,                                          periodo storico, il Risorgimento, che ha assunto una
          DONATA A RICCIOTTI                                        importanza fondamentale per la nostra Nazione.
          GARIBALDI

                                                                                Vincenzo Longobardi e Daniele Mancinelli



                                                                    NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 1 ANNO IV  101
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