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A PROPOSITO DI...
IN ALTO UNA FORTIFICAZIONE IN CUI DOVEVA ESSERE
SISTEMATA UN’ARMA DI REPARTO. A DESTRA LA VISTA
PANORAMICA DA UN COSTONE ROCCIOSO
leggerire la pressione avversaria a prezzo di gravissime
perdite. Altresì le prime ore del pomeriggio, quando
tutti i fronti erano di nuovo violentemente impegnati
ed il Battaglione Carabinieri, perduta la maggiornaza
dei suoi effettivi, venne sommerso dalla schiacciante coloro che hanno dedicato la vita al bene comune. Le
superiorità delle forze nemiche che dilagarono in ogni Spoglie dei Caduti italiani sepolte in Etiopia, nei
direzione. Il mio rispettoso pensiero va a questi uomini Cimiteri Militari di Addis Abeba, Macallè, Adigrat e
che consapevoli del proprio destino lo affrontarono Passo Uarie, ammontano a 3.628, di cui 1.036 Caduti
sino alla fine. Lo spirito di abnegazione e servizio di noti e 2.592 Caduti non identificabili. Tra questi sono
questi Carabinieri sono le irriducibili fondamenta su presenti ventitré M.O.V.M., cinque M.A.V.M. e nove
cui ancora oggi si reggono gli uomini in rosso e blu M.B.V.M. che si vanno ad aggiungere a quelle altre
che prestano servizio sulle strade delle nostre città in figure eroiche che hanno vissuto l’esperienza della
Italia. All’improvviso in questo luogo Sacro mi viene guerra in Africa (mi viene in mente ad esempio il Ten.
in mente la figura di mio nonno con i suoi racconti di Amedeo Guillet) e che dovrebbero a pieno titolo
quando, giovane Carabiniere di ventiquattro anni, alle trovare maggiore spazio nei libri di storia che viene
dipendenze del Prefetto Mori nel gennaio del 1926 insegnata ai nostri figli in questo nostro Bel Paese.
combatteva la mafia in quel di Gangi e con lui tutti Marco Avaro
NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 4 ANNO III 85