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A PROPOSITO DI...
















































                                          UN SEGNO DEL LAVORO DI FORTIFICAZIONE DI UNA POSIZIONE N SEGNO DEL LAVORO DI FORTIFICAZIONE DI UNA POSIZIONE
                                          U


            africana sotto il Comando del Gen. Fowkes (con alle     statiamo come la natura si sia impossessata di questi
            dipendenze la 25^ brigata est africana che attaccava da  luoghi per noi sacri. La vegetazione è in alcuni tratti
            nord e la 26^ brigata est africana che attaccava da sud)  così fitta che tocca aprirsi il varco con il machete.
            dell’allora nemico inglese si attestò da luglio a novembre  Riprendiamo il cammino e dopo circa mezz’ora rico-
            per assediare il caposaldo di Culqualber.               nosciamo  una  fortificazione  in  cui  doveva  essere
            Iniziamo la risalita, e mano a mano che camminiamo,     sistemata un’arma di reparto. Decidiamo di fare una
            il gruppo diventa più numeroso (diventiamo una decina   sosta, il silenzio e le emozioni hanno il sopravvento,
            circa tra cui anche una guardia armata). Altri locali si  immaginiamo quel personale senza linee di rifornimento
            aggiungono alla visita e dopo circa un’ora di cammino   con le retrovie, che malgrado gli stenti, la mancanza
            decidiamo di fare la prima sosta laddove l’accompa-     d'acqua ed i continui attacchi dei britannici trovavano
            gnatore più anziano ci indica il luogo dove gli italiani  sempre la forza di contrattaccare, come la notte dell’8
            facevano il pane con quello che credo fosse rimasto a   ottobre sull'altura di Lambà - Mariam, dove i Carabinieri
            loro disposizione.                                      con un attacco frontale che, per risparmiare munizioni
            Continuando la nostra ascesa emozioni diverse si im-    e secondo gli ordini dati fu coraggiosamente portato
            padroniscono di noi. Siamo consapevoli di ripercorrere  all'arma bianca, ebbero la meglio sul nemico inglese.
            quei sentieri dove altri commilitoni ci hanno preceduto  I britannici travolti si diedero alla fuga lasciando in
            e si sono distinti sconfiggendo difficoltà inumane ed   mano  ai  Carabinieri  l'intero  complesso  di  Lambà-
            esprimendo le migliori virtù militari. Purtroppo con-   Mariam. A quel punto il Colonnello Augusto Ugolini,



                                                                      NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 4 ANNO III  83
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