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PAGINE DI STORIA




                        I Carabinieri


                       avviarono un


                    prezioso lavoro                                 sumendo una reazione in forze dei napoletani, si allon-

                                                                    tanarono dalla zona. Al Carabiniere Cinaglia fu concessa
                       di raccolta di                               la medaglia d’argento al valor militare.
                                                                    In sezione Pendino, nei giorni precedenti al 28 settembre,
                 informazioni sulla                                 furono  compiuti  numerosi  saccheggi  di  stabili  e  di
                                                                    negozi.  Il  29  l’Appuntato  Carlo  Pratola  fu  ferito  da
                                                                    colpi d’arma da fuoco.
                   dislocazione dei                                 Il 29 settembre il Carabiniere ausiliario Abbate della

                                                                    Stazione di Napoli Scalo Ferroviario si unì a un gruppo
                nuclei tedeschi e si                                di  patrioti  e  prese  parte  a  numerosi  scontri.  Dopo
                                                                    un’intera  giornata  di  guerriglia  in  località  “Arenella”
                                                                    dove era accorso perchè qui più forte si era accesa la
                diedero alla ricerca                                lotta, venne gravemente ferito al viso.


                di armi e munizioni                                 Nella zona di San Carlo all’Arena, nei giorni precedenti
                                                                        QUARTIERE SAN CARLO ALL’ARENA

                                                                    all’insurrezione, gli occupanti avevano saccheggiato  un
                 per iniziare la lotta                              deposito di viveri dell’aviazione e un magazzino vestiario

                                                                    della 19^ Legione Contraerei. Il 27 settembre i tedeschi
                                                                    circondarono il Real Albergo dei Poveri di piazza Carlo
            file degli insorti per riprendere subito e con più ardore  III ove condussero un notevole numero di giovani ra-
            la  guerriglia  che,  ormai,  era  divampata  ovunque.  Al  strellati  nei  vari  quartieri  della  città.  Il  giorno  dopo,
            Maresciallo  Di  Mastrorocco  fu  conferita  la  croce  di  nella vicina via Foria, iniziarono i combattimenti cui
            guerra al valor militare.                               presero parte tutti i militari della Stazione di San Carlo
            Anche  nella  zona  di  San  Giovanniello  la  reazione  Arena. Durante gli scontri, colpi di cannoni vennero
            contro i tedeschi e i fascisti inizò il 28. I tedeschi, im-  esplosi da carri armati tedeschi contro la caserma. Na-
            potenti a infrenare l’insurrezione che ormai divampava  poletani e carabinieri furono costretti a rifugiarsi sul
            in tutti i quartieri, sparavano contro le abitazioni civili,  terrazzo dell’edificio, difendendosi a lanci di bombe a
            uccidendo chiunque fosse a portata delle loro armi.     mano. La guerriglia si protrasse fino al 30 allorquando
            Verso le ore 10 il Carabiniere Pietro Cinaglia, armatosi  i tedeschi abbandonarono la città.
            di bombe a mano, lasciò la caserma dirigendosi verso
            piazza Ottocalli. Sfruttando la conoscenza dei vicoli,                      VOMERO
            riuscì a portarsi a breve distanza da un autocarro nemico  Episodi di non minore rilevanza furono quelli che si
            sul quale una dozzina di tedeschi, armati di mitragliatrice,  verificarono al Vomero dove, in precedenza, erano stati
            fucili mitragliatori e bombe a mano, sparavano contro   svuotati depositi di generi alimentari, magazzini militari
            porte  e  finestre  delle  abitazioni  civili.  Fatto  segno  a  e la prigione di Castel Sant’Elmo. Si deve al coraggio
            colpi di fucile, il carabiniere non perse il sangue freddo  del Vice Brigadiere Vincenzo Pace e dei suoi carabinieri
            e  lanciò  contro  l’autocarro  due  bombe  a  mano  che  se molte armi nascoste in precedenza nel forte furono
            uccisero due tedeschi, ferendone altri. L’azione del Ci-  salvate  dalla  distruzione  e  con  esse  furono  armati  i
            naglia sorprese gli uomini della Wehrmacht che, pre-    primi nuclei di patrioti che il 28 settembre per le strade



            34 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 4 ANNO III
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