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PAGINE DI STORIA
IN QUESTA FOTO, E IN QUELLA
DI APERTURA DELL’ARTICOLO, SCENE DEL FILM
“LE QUATTRO GIORNATE DI NAPOLI”, DI NANNI LOY (1962)
gruppo di patrioti che stava organizzando il disarmo Il Carabiniere Antonio Santoro con quattro patrioti
delle truppe tedesche di guardia al manufatto. I cara- fermò nei pressi del cancello di Porta Piccola un
binieri recuperarono armi e munizioni sotterrate il 12 veicolo con a bordo un centurione della milizia e
settembre nelle campagne e armarono numerosi cittadini. cinque camicie nere. I miliziani aprirono il fuoco ma
Fu dato l’assalto all’acquedotto; i carabinieri riuscirono la pronta reazione del carabiniere e dei cittadini li co-
a sopraffare i soldati tedeschi, ferendone gravemente strinse alla resa. Vennero fatti prigionieri e disarmati.
uno, e resero inefficienti le mine legate a nove quintali Rimase ferito gravemente il Carabiniere Antonio Ab-
di dinamite, collocate per provocare la distruzione dei batemarco. Il giorno successivo tre militari tedeschi
serbatoi. Tornati sul posto, i tedeschi non poterono vennero catturati al tondo di Capodimonte ma più
più procedere al brillamento dell’esplosivo. Già il 26 i tardi numerosi rinforzi tedeschi penetrarono nel Real
soldati tedeschi avevano aperto il fuoco contro la Parco e i carabinieri furono costretti a rifugiarsi nel ri-
Stazione dei Carabinieri della Reggia di Capodimonte, covero della Reggia. Qui furono catturati ma dopo
fortunatamente senza provocare vittime. La sera del poche ore riuscirono a riguadagnare il loro posto. Nei
28 settembre un nucleo di insorti penetrò nel Real giorni 28 e 29 settembre quattro civili furono fucilati
Parco chiedendo l’intervento dei militari della stazione. all’interno del Parco.
NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 4 ANNO III 29