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PAGINE DI STORIA






                                                                               Tutti i reparti



                                                                     dell’Esercito si erano
            appassionata, valse al sottufficiale la medaglia di bronzo
            al valor militare.
            Lo stesso giorno 30 e il mattino seguente, il Vice Bri-        sciolti, se anche
            gadiere Massari si recò nei luoghi in cui aveva avuto
            sentore che si fossero annidati gruppi di tedeschi, nel          l’Arma si fosse
            palazzo di via Fonseca, nella scuola Vincenzo Russo, in
            via Santa Maria a Fonseca. Tra le raffiche di mitragliatrici,
            riuscì a snidare il tedesco casa per casa, terrazzo per             allontanata,
            terrazzo. Alla fine dell’impresa, da solo, condusse in ca-
            serma cinque prigionieri.                                          i Napoletani
            Il reparto guastatori della divisione Göring aveva pre-
            parato la distruzione del proiettificio di Cercola. I Ca-    sarebbero rimasti
            rabinieri della Stazione, sotto la guida del loro coman-
            dante, il Maresciallo Tommaso Esposito, prelevate le
            armi  precedentemente  nascoste,  si  appostarono  nei      in balia delle orde
            pressi della fabbrica. Nel pomeriggio, militari tedeschi,
            armati  di  mitragliatrici  e  bombe  a  mano,  dopo  aver    tedesche o della
            danneggiato alcune motrici della ferrovia Circumvesu-
            viana, si avvicinarono allo stabilimento. I dodici carabinieri
            dell’Arma di Cercola si schierarono in pronta difesa,           malavita locale
            costringendo il nemico a ritirarsi.


                        QUARTIERE CHIAIANO                          sessanta giorni di convalescenza, non potendo raggiungere
            La sera del 28 i carabinieri della Stazione di Chiaiano,  la  propria  sede  data  la  situazione,  si  era  recato  al
            informati che alcuni guastatori germanici intendevano   comando  di  Legione  per  ricevere  ordini.  Le  sue
            distruggere l’unico ponte che collegava la rotabile tra i  condizioni di salute ne sconsigliarono, però, l’impiego
            Camaldoli  e  il  Vomero,  decisero  di  approntare  una  in  servizio,  per  cui  fu  lasciato  libero  di  raggiungere
            squadra  di  volontari  per  stroncare  tempestivamente  Teora non appena possibile. Il giorno seguente, mentre
            l’attentato. Tre tedeschi, sopraggiunti con una moto-   si recava presso l’abitazione del fratello, fu catturato dai
            carrozzetta, aprirono il fuoco contro il gruppo di insorti.  tedeschi  e  condotto  a  piedi  a  Fertilia  e  costretto  ad
            Accolti  a  bombe  a  mano,  desistettero  dalla  lotta,  assistere alla fucilazione dei quattordici carabinieri della
            volgendo in fuga, dopo aver abbandonato la motocar-     Stazione Napoli Porto (vedi Notiziario Storico N. 3
            rozzetta, resa inservibile dal fuoco degli insorti. Furono  Anno III, pag. 18). Ne fu così colpito che, riuscito a
            recuperati una testa di siluro di duecento chilogrammi  fuggire, decise di fermarsi a Napoli e unirsi ai patrioti.
            e quattro bidoni di tritolo. Il ponte fu così liberato e il  Il 28 settembre, venuto a conoscenza che nel quartiere
            transito fu reso possibile ai gruppi di patrioti che ope-  Vasto  si  stavano  organizzando  squadre  di  volontari
            ravano in quella zona. Una particolare menzione merita  decisi a entrare in azione, si recò nei locali del 31° Reg-
            il  comportamento  del  Maresciallo  Mario  Angrisani,  gimento Fanteria dove sapeva che erano state sotterrate
            della Stazione di Teora, vicino Avellino. Il sottufficiale,  armi e munizioni, le prese, le distribuì ad alcuni giovani
            dimesso  il  12  settembre  dall’ospedale  militare  con  e scese in strada con loro.



                                                                      NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 4 ANNO III  31
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