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PAGINE DI STORIA





                                                                          Nel 1806 giunse



                                                                       nell'isola re Vittorio

            barracelli,  cui  poteva  essere  richiesta  collaborazione.
            Le autorità locali, civili e religiose non mancarono di   Emanuele I, salito al
            esternare plauso e disappunto, in relazione alla qualità
            dei risultati conseguiti dai diversi comandanti.          trono nel 1802, che
            Si alternarono proposte di riduzione e di incremento
            dei  distaccamenti.  A  fondamento  delle  prime  vi  era
            l’esigenza di rinforzare le guarnigioni delle piazzeforti         aveva dovuto
            che, sottoposte ad eccessivi salassi, erano costrette a far
            sostenere ai reparti rimasti un carico di lavoro partico-       abbandonare i
            larmente duro, causa di diserzioni e rinunce ad ulteriori
            ingaggi. Inoltre si susseguivano le lamentele da parte
            degli  abitanti  dei  villaggi  che  dovevano  sostenere  le   possedimenti in
            spese dell’alloggio dei reparti e che talora erano meglio
            anche preoccupanti allentamenti dei vincoli disciplinari terraferma a seguito
            disposti nei confronti di latitanti e briganti. Si registravano

            nelle unità di piccola entità, distaccate per periodi me-
            dio-lunghi  che,  di  fatto,  erano  sottratte  a  gran  parte  della costituzione
            della scala gerarchica.
            La necessità di migliorare il controllo del territorio era   delle repubbliche
            alla  base  delle  istanze  tese  ad  aumentare  numero  e
            entità dei distaccamenti, ma nel 1750 si cercò di ridurre  satelliti della Francia
            da 560 a 340 il numero dei soldati impiegati, limitandone
            la dislocazione a Tempio, Nulvi, Ozieri, Padria, Chia-
            ramonti,  Bono,  Bortigali,  Bolotana,  Orosei  e  Isili.
            Tuttavia non si raggiunsero gli auspicati risultati e i di-  inutilmente  ai  Francesi  guidati  da  Napoleone  che
            staccamenti rimasero praticamente inalterati per quanto  impose l’armistizio di Cherasco del 28 aprile 1796.
            riguarda dislocazione e organici.                       La guerra si concluse in modo doloroso per i Savoia e
            Per  incoraggiare  l’attività,  a  somiglianza  di  quanto  con la pace di Parigi del 15 maggio la cavalleria fu con-
            disposto  a  favore  dei  miliziani,  armi  e  cavalcature  tratta: soppressi i reggimenti Aosta Cavalleria, Dragoni
            catturate ai banditi avrebbero dovuto essere divise fra i  del Chiablese e i Dragoni Leggeri di Sardegna inviati in
            partecipanti all’operazione.                            terraferma e i loro effettivi ripartiti tra gli altri reparti.
            Ben presto fu ritenuto opportuno far sì che i singoli di-  Il  Regio  Viglietto del  26  ottobre  1796  stabilì  che  il
            staccamenti  operassero  in  modo  fra  loro  armonico  e  Piccolo Stato Maggiore e la 1^ cp. dei Dragoni Leggeri
            coordinato e furono impartite apposite disposizioni ai  fossero ceduti ai Dragoni di S. M., la 2^ ai Cavalleggeri
            vari governatori.                                       di S. M., la 3^ ai Dragoni di Piemonte e la 4^ ai Dragoni
            Il Corpo tenne un ottimo comportamento nel 1793,        della Regina.
            durante il tentativo francese di sbarco in Sardegna, e  Nel 1798, sciolti dal giuramento di fedeltà tutti i reggi-
            nel 1795 i 2 squadroni erano in Piemonte, inseriti nel  menti  montati,  con  gli  effettivi  rientrati  dalle  guerre
            Corpo delle Valli di Luserna e S. Martino, che col resto  furono rimpolpati i Dragoni Leggeri di Sardegna, restati
            dell’Armata,  unitamente  agli  Austriaci,  si  opposero  di stanza nell'isola, unico possedimento rimasto a Carlo



            20 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 4 ANNO III0 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 4 ANNO III
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