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PAGINE DI STORIA
Tre compagnie di
Dragoni di Sardegna era composta da due battaglioni di fanteria nazionali e
uno straniero, i Dragoni di Sardegna, le compagnie di
furono costituite Invalidi e di artiglieria e il piccolo distaccamento del
reggimento La Marina. Nel 1742 il marchese Augusto
a Pinerolo con de la Vallèe scrisse al Viceré Bogino di ritenere insuffi-
cienti le truppe presenti a Cagliari e, elaborato un det-
tagliato piano di difesa, chiese che il capoluogo fosse
elementi tratti presidiato da tutte le truppe presenti nell’isola accennando
alla scarsa fiducia nelle milizie e alla conseguente
dai reggimenti necessità di stanziare un ulteriore contingente per le ri-
manenti piazze.
Nel 1759 fu esteso ai Dragoni di Sardegna il regolamento
di cavalleria del 1737 della cavalleria, mentre nel 1774 la nuova
normativa che modificava l’organizzazione della cavalleria
e dragoni di del Regno non sfiorò il reparto, sempre su 2 compagnie
(120 uomini), a riprova che fosse ritenuto un assetto
ordinanza e poi peculiare, non del tutto assimilabile alle unità da
impiegare in combattimento.
Nel 1776 si ebbe un cambio di denominazione e nacque
trasferite nell’isola il Corpo dei Dragoni Leggeri di Sardegna, probabilmente
a causa della indisponibilità di cavalli della stazza in-
con il compito termedia, necessaria per i dragoni, o per sfruttare l’op-
portunità di servirsi dei cavalli locali, di taglia minuta.
Nel 1778 si registrò un potenziamento degli organici:
d’integrare la da 2 a 4 compagnie riunite in 2 squadroni.
vigilanza delle milizie DA DRAGONI … E ALTRO
… A REALI CARABINIERI
Dedichiamo ora uno spazio all’impiego dei Dragoni.
locali a cavallo Operando in centri minori erano assoggettati a frequente
avvicendamento: si trattava di una scelta operativa che
privilegiava l’obiettivo di evitare connivenze, rispetto
la Bruschetti. Rispetto al periodo spagnolo la guarnigione all’integrazione nell’ambiente del reparto.
dell’isola divenne più consistente: occorreva un deterrente Le relazioni delle riviste d’ispezione ci danno la mappa
per i partiti ostili ai Savoia e fedeli alla Spagna. Infine dei centri maggiormente sensibili sotto il punto di
il crescente impegno nella lotta al banditismo determinò vista dell’ordine e della sicurezza pubblica, e recano
il proliferare di piccoli distaccamenti che incidevano scrupolosamente il numero dei militari ivi dislocati.
seriamente sull’operatività dei reparti stanziati nelle La popolazione locale, se non erano disponibili apposite
piazze principali, rendendo necessaria la richiesta di strutture, doveva fornire alloggio presso abitazioni
ulteriori unità. Normalmente la guarnigione dell’isola private, talvolta mediante requisizione, in altri casi
18 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 4 ANNO III